a.cig.) Sferri il primo cazzotto, ma non piazzi il ko. Segni un gol dopo sei minuti eppure rischi sino al recupero. Parti forte e arrivi col fiatone. Che al Catania manchi qualcosa è chiaro. Oltre ai limiti di organico e alla serenità legata alla difficile contingenza, gli etnei difettano del cinismo necessario per chiudere i conti quando potrebbero e dovrebbero confermando una pericolosa predisposizione nel complicarsi la vita.
La sofferta vittoria col Rende somiglia molto al pari con il Bisceglie che segnò l’inizio del secondo ciclo targato Cristiano Lucarelli. Anche allora gli etnei affrontavano un rivale modesto, anche allora pur con tutte le problematiche del caso erano superiori all’avversario, anche allora giocavano in uno stadio semivuoto. La differenza sta nell’epilogo.
Se nel match con i pugliesi Ebagua trovò il modo di buggerare Saporetti firmando l’uno a uno allo scadere, stavolta a evitare il replay di quella doccia fredda arrivano la traversa sulla quale s’infrange il colpo di testa di Nossa, la mano di richiamo di Furlan che dice no al tentativo di Giannotti e il piede di Esposito che intercetta un tiro di Vitofrancesco in pieno extra time spedendolo provvidenzialmente in angolo.
Così il Catania, senza brillare e con una prestazione in calando, riesce a incamerare la terza vittoria di fila (la seconda in campionato) compiendo un altro passettino in avanti in classifica. Qualcosa di buono, comunque, c’è. A partire dal primo gol in Serie C di Kevin Biondi, catanese doc, confermatosi giovane di valore, oltre che di cuore: è suo il colpo di testa vincente su bel cross di Di Molfetta che sbilancia subito il match a favore dei padroni di casa.
In teoria il più sarebbe fatto, soprattutto in un incontro come questo. Il Rende, piuttosto mediocre nei singoli e nelle idee di gioco, non può limitarsi ad aspettare e ripartire finendo inevitabilmente con il concedere degli spazi. I rossazzurri, però, hanno il torto di non affondare i colpi lasciando in bilico il risultato sino al tremebondo segmento conclusivo di partita.
Il previsto 4-4-1-1 di Lucarelli con Biagianti a centrocampo al posto dello squalificato Dall’Oglio è leggibile anche come un 4-2-3-1 nel quale il capitano e Rizzo fanno da frangiflutti davanti alla difesa e il trio formato da Biondi, Mazzarani e Di Molfetta agisce a sostegno di Di Piazza scambiandosi spesso di posizione per non dare riferimenti agli ospiti.
Gli etnei reggono in difesa, dove Esposito è in buona giornata, ma in avanti finalizzano poco, complice la scarsa ispirazione di Di Piazza, non sufficientemente lucido e poco sereno (tanto da mimare le orecchie tappate al momento del cambio al 90′, quando dagli spalti arriva qualche fischio peraltro mischiatosi con gli applausi).
Due tiri fuori bersaglio da distanza ravvicinata di Mazzarani (prima del vantaggio) e Di Molfetta sono gli unici spunti di cronaca del primo tempo e preludono a una ripresa di stesso segno. Dopo l’intervallo, Lucarelli, scottato dai rossi a Bucolo e Dall’Oglio nelle ultime uscite, rimpiazza il match winner Biondi, entrato nelle tre azioni più pericolose ma già ammonito, con Barisic e si arrabbia non poco quando Di Piazza (due volte), Rizzo (positivo in fase di rottura, meno efficace quando c’è da manovrare) e Barisic buttano via la palla buona per chiudere i giochi.
Il Rende così resta vivo, guadagna campo e si rende pericoloso con i già citati Nossa, sempre insidioso su palla inattiva (sotto, nella foto Galtieri, la traversa colpita dal difensore), Giannotti, il più vivace tra gli ospiti, e Vitofrancesco. Il Catania, nelle cui file si rivede pure Lodi per una manciata di minuti, chiude con cinque difensori e il fiato corto. Restano i tre punti ed è il classico caso in cui il risultato è ampiamente la cosa migliore dell’intero pomeriggio.
CATANIA-RENDE 1-0
Catania (4-2-3-1): Furlan 6, Calapai 6, Silvestri 6, Esposito 6.5, Pinto 6, Biagianti 6.5 (23′ st Bucolo 6), Rizzo 6.5, Biondi 6.5 (1′ st Barisic 5.5), Mazzarani 5.5 (23′ st Catania 5.5), Di Molfetta 6.5 (31′ st Lodi sv), Di Piazza 5.5 (46′ st Noce sv). In panchina: Martinez, Fornito, Llama, Curiale, Rossetti, Sarno. Allenatore: Lucarelli 6
Rende (4-3-3): Savelloni 6, Vitofrancesco 6, Nossa 6.5, Bruno 5.5, Blaze 5 (4′ st Origlio 6), Murati 5.5 (34′ st Godano sv), Ampelloni 5.5 (4′ st Collocolo 6), Scimia 5.5, Giannotti 6.5, Vivacqua 5 (12′ st Libertazzi 5.5), Morselli 5.5. In panchina: Borsellini, Palermo, Drkusic, Cipolla, Ndiaye. Allenatore: Tricarico 5.5
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia 6.
Rete: 6′ pt Biondi.
Note: spettatori 6.383 (5.685 abbonati, 698 paganti), incasso 3.780 euro. Ammoniti: Bruno, Biondi, Vivacqua, Scimia, Di Molfetta, Libertazzi, Rizzo, Godano, Bucolo. Angoli: 5-4. Recupero: 2′, 4′.