“In Sicilia ci sono almeno un centinaio di comuni che si trovano in condizioni critiche di dissesto, pre dissesto o strutturalmente deficitari e così non è possibile andare avanti. Abbiamo bisogno di certezze sui tempi e sulle modalità di erogazione dei fondi”. È l’Sos lanciato dal segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, ai Cantieri culturali alla Zisa, in occasione dell’assemblea straordinaria degli Enti locali.
“Chiediamo – spiega Alvano – un’armonizzazione delle norme regionali con quelle nazionali perché l’ordinamento specifico degli enti locali rappresenta ormai una barriera, serve una sede permanente, un tavolo tra Stato, Regione ed enti locali, in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome e Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, per trovare soluzioni strutturali.
La Regione siciliana ha destinato ai comuni siciliani 115 milioni per investimenti e fondi per il pagamento di rate sui mutui, abbiamo certezze per 45 milioni, ma ne mancano 70 dei quali nulla sappiamo, e non abbiamo notizie di altri 23 accantonati. Tutto questo – prosegue Alvano – si sostanzia in un taglio del 15% sui comuni medi e grandi e parliamo di somme relative al 2019. Chiediamo al presidente Musumeci un impegno affinché si siano risposte immediate per quest’anno e impegni precisi per il triennio 2020-2012-2022”.
All’assemblea hanno partecipato anche il presidente della Regione Nello Musumeci e gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alla Salute Ruggero Razza, agli Enti locali Bernadette Grasso e diversi rappresentanti sindacali.
Cento Comuni a rischio default
Grido d'allarme dei sindaci siciliani riuniti a Palermo: "Non possiamo andare avanti, abbiamo bisogno di certezze sull'erogazione dei fondi"