“Educazione alla legalità e benessere psicofisico” è il progetto che ha avuto come obiettivo quello di interessare i diversi ambiti della vita dell’uomo coinvolgendo, nelle diverse iniziative, i detenuti. All’interno di uno spazio chiuso e disciplinato da severe norme regolamentari, i detenuti tendono ad annientarsi e a non riconoscere più il valore della propria persona.
Il peso degli errori commessi può essere così ingombrante da spegnere l’entusiasmo di vivere. Questo progetto ha voluto stimolare ed educare i detenuti, attraverso attività mirate, affinché potessero ritrovare il benessere psicofisico e ricordare che ogni uomo ha un valore e può avere il suo riscatto sociale. I laboratori organizzati con e per i detenuti hanno coinvolto molte figure professionali e anche i familiari degli stessi detenuti.
Nei laboratori si acquisiscono competenze e si conquista la soddisfazione di scoprire quanto si è abili e capaci. Si è voluto porre particolare attenzione ai bisogni della persona, in un clima di rispetto reciproco, ottenendo così ampia adesione da parte dei detenuti alle attività aggregative organizzate.
Il tutor Massimiliano Palillo, per Avis Comunale di Enna, ha curato il “Laboratorio di Benessere Psicofisico” per promuovere salute e benessere grazie ai benefici dell’attività fisica. Riuscire a catturare l’interesse dei detenuti coinvolti non è sempre agevole.
Si è cercato, quindi, di strutturare il laboratorio in attività divertenti, a tratti ludiche, così che venissero percepite come un elemento positivo per contribuire non solo al mantenimento di uno stato di salute psicofisica ma anche al miglioramento delle relazioni reciproche all’interno dell’istituto.
Tutti i laboratori si sono svolti presso la casa circondariale “Luigi Bodenza” di Enna grazie al finanziamento della Chiesa Valdese, l’Ong Luciano Lama ente capofila e al partenariato con l’associazione culturale “Innova Civitas”, il Movimento Difesa del Cittadino e l’Avis di Enna.
Enna, laboratorio di benessere psicofisico per i detenuti
di Nuccio Sciacca - Le attività si sono svolte nella casa circondariale "Luigi Bodenza"