CATANIA – E’ un Natale dalle due facce quello che si apprestano a vivere i catanesi. Da una parte c’è un centro storico ricco di iniziative, addobbi e luci mentre dall’altra parte ci sono intere periferie dove già avere la pubblica illuminazione funzionante è un “lusso” non per tutti.
Il comitato Romolo Murri ha già chiesto alcune settimane fa con forza, alle istituzioni competenti, di risolvere il problema in molti rioni della città e soprattutto del viale Tirreno (e strade limitrofe) completamente al buio da un mese.
Bisogna scrivere la letterina a Babbo Natale per ricevere il dono tanto desiderato dai residenti del quartiere di Trappeto Nord? In questo caso si tratterebbe di una lunga lista di “desideri” dove i catanesi inserirebbero anche, sopratutto per coloro (e sono la stragrande maggioranza) che vivono nelle periferie, di poter godere in modo continuo dell’atmosfera natalizia nelle loro piazze e negli altri luoghi di aggregazione che spesso, tra degrado ed abbandono, sono “off limits” per chiunque.
Da Picanello a Librino, da San Giorgio a San Cristoforo, da Monte Po a Nesima le iniziative presenti sono frutto del lavoro delle parrocchie o delle locali associazioni. Per il resto, il nulla più totale.
Feste di Natale “double face” a Catania
Centro storico con luminarie, periferie tra degrado e abbandono. A Librino, Nesima e Picanello le iniziative sono frutto del lavoro di parrocchie e associazioni