a.cig.) Dal digiuno assoluto all’abbuffata. Il Catania non conosce mezze misure. A secco di vittorie esterne in campionato da oltre tre mesi e reduce da un terribile filotto di sei sconfitte consecutive lontano dal Massimino, i rossazzurri danno seguito al colpo di mercoledì a Potenza in Coppa Italia inanellando il secondo successo in trasferta.
Il 4-1 rifilato al malcapitato Rieti fa in qualche modo il paio col 6-3 dello scorso agosto ad Avellino e aiuta gli etnei a tirarsi su in classifica e nel morale. L’ennesima settimana a dir poco tormentata sembra aver quanto meno dato la scossa alla squadra, chiamata a fornire un segnale forte di fronte a episodi altrettanto forti.
Una mano al Catania la dà certamente l’assoluta modestia dell’avversario, penultimo in classifica e detentore del poco invidiabile record dovuto alla difesa più perforata dell’intera Serie C (39 gol al passivo, inclusi quelli odierni). Squadra assai mediocre quella guidata da Caneo, con mezzi tecnici limitatissimi e scarse opzioni in organico.
Nulla, però, è dovuto e la superiorità la devi far valere in campo, evitando di infilarti in trappoloni nei quali altre volte sei già banalmente caduto. I rossazzurri ci riescono con l’aiuto delle scelte di Lucarelli, che come previsto conferma il 4-4-2 proposto con buon esito a Potenza schierando un undici da corsa, con più gamba e velocità rispetto al passato e lasciando in panca nomi significativi a beneficio di profili maggiormente funzionali.
Rispetto alla Coppa Italia cambiano sei titolari (Furlan, Esposito, Pinto, Rizzo, Dall’Oglio e Mazzarani), ma l’idea di fondo resta la medesima. Con Mazzarani a girare intorno al centravanti, il sistema di gioco è in realtà più un 4-4-1-1 nel quale la propulsione deve arrivare dalle fasce, complice l’utilizzo di elementi dalla spiccata vocazione offensiva come esterni di centrocampo.
Il doppio binario sulle corsie laterali funziona soprattutto a destra, dove Calapai e Biondi lavorano bene creando più di un imbarazzo agli avversari con il loro dinamismo. A beneficiarne è in primis Di Molfetta, più a suo agio di quanto non lo sia stato a Potenza muovendosi in appoggio alla prima punta e puntuale nello stringere al centro convergendo da sinistra verso la porta.
Proprio così nasce la giocata che sblocca la gara: su un pretenzioso (e assai ottimistico, visti i mezzi tecnici a disposizione) tentativo di costruzione dal basso da parte del Rieti, Biondi va in pressione su Granata, il quale si esibisce in uno sciagurato passaggio per linee interne che Di Molfetta, appostato al limite, tramuta subito in gol.
Il Catania, che aveva sfiorato la rete con un tiro ravvicinato di Di Piazza respinto da Addario dopo un bell’assist di prima intenzione di Mazzarani, vede la partita mettersi in discesa. Ancor di più quando l’affannato Granata, già ammonito, viene saltato da Biondi e lo mette giù rimediando il secondo giallo e l’espulsione.
In superiorità anche numerica, gli etnei insistono sfiorando il bis con una punizione di Mazzarani che finisce la sua corsa sulla traversa e con una prepotente accelerazione di Calapai, che si fa 40 metri palla al piede e conclude alto di sinistro.
L’immancabile tentativo di complicarsi la vita arriva in apertura di ripresa, quando Dall’Oglio, anch’egli già sanzionato col giallo, si fa tradire dalla troppa irruenza e va a prendersi la seconda ammonizione per un’entrata superflua a ridosso dell’area avversaria.
In 10 contro 10 il match potrebbe riaprirsi rivitalizzando i pur mediocri padroni di casa. La squadra di Lucarelli, che butta subito nella mischia Biagianti al posto di Mazzarani per ricomporre la linea a quattro in mediana, ha il merito di evitarlo piazzando in fretta il colpo del ko, nato ancora dalla corsia destra: ripartenza di Calapai, scarico su Biondi e assist arretrato del giovane catanese per Di Molfetta, che dal limite trova il destro vincente con la complicità dei vistosi impacci di Addario, non un esempio di reattività nella circostanza (foto Galtieri, sotto).
Giochi fatti, anche perché il Rieti, eccezion fatta per qualche spunto individuale di Zanchi a sinistra, ha poco da offrire. Gli etnei affondano i colpi e triplicano: preciso assist di Barisic, in campo al posto dell’acciaccato Biondi, per Di Piazza, che fa centro di sinistro e poi non esulta (foto Galtieri, sotto). Lo stesso Di Piazza, quattro minuti dopo, scarica sulla traversa una violenta botta mancina su appoggio di Pinto.
Il Rieti trova il gol con il nuovo entrato De Sarlo, lesto ad anticipare Esposito in area su servizio basso e teso di Tirelli, ma l’incontro resta in mano ai rossazzurri, che chiudono i conti con Catania, subentrato a Di Molfetta e puntuale nel correggere in rete un pregevole assist di esterno di Barisic (foto Galtieri, sotto).
Lo stesso Catania, al suo primo gol in maglia etnea, nel finale potrebbe fare il bis, ma a tu per tu con Addario invece di affidarsi a un pallonetto abbastanza comodo cerca un doppio passo che lo porta poi a forzare la conclusione toccata in angolo dall’estremo difensore.
Sarebbe stata la cinquina, ma può bastare così. Il Catania – in attesa di riscontri più probanti – porta a casa quattro gol, tre punti e due giorni di riposo, preziosi anch’essi in pieno tour de force autunnale.
RIETI-CATANIA 1-4
Rieti (3-4-3): Addario 5; Palma 5, Gigli 5, Granata 4; M. Esposito 5 (40′ st Arcaleni sv), Tirelli 5.5 (40′ st Del Regno sv), Zampa 5, Zanchi 6; De Paoli 5 (15′ st De Sarlo 6.5), Beleck 5 (15′ st Marino 5), Marcheggiani 5 (42′ st Poddie sv). In panchina: Pegorin, Lazzari, Sette, Bellopede, Arcaleni, Del Regno. Allenatore: Caneo 5.
Catania (4-4-2): Furlan 6; Calapai 7, Silvestri 6, A. Esposito 5.5, Pinto 6; Biondi 6.5 (13′ st Barisic 7), Rizzo 6, Dall’Oglio 5, Mazzarani 6.5 (2′ st Biagianti 6); Di Molfetta 7.5 (31′ st Catania 6.5), Di Piazza 6.5 (31′ st Curiale 6). In panchina: Martinez, Marchese, Bucolo, Noce, Llama, Rossetti. Allenatore: Lucarelli 7.
Arbitro: Acanfora di Castellammare di Stabia 6.
Reti: 14′ pt e 3′ st Di Molfetta, 23′ st Di Piazza, 28′ st De Sarlo, 36′ st Catania.
Note: spettatori 650 circa. Espulsi al 31′ pt Granata per doppia ammonizione, al 1’st Dall’Oglio per doppia ammonizione. Ammoniti: Zampa, Biagianti. Angoli: 9-2 per il Catania. Recupero: 2′, 3′.