CATANIA – Sono stati restaurati a Catania il bassorilievo e il cartiglio dedicati a Sant’Agata e collocati nell’androne di Palazzo degli Elefanti. Ripulita anche la lampada votiva che sarà accesa, come da tradizione, il 2 febbraio.
Il restauro conservativo, promosso dal Comitato per la festa di Sant’Agata e realizzato dalla Sovrintendenza, è stato illustrato questa mattina dal sindaco Salvo Pogliese e dall’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina.
“Oggi riconsegniamo alla città – ha detto il sindaco Pogliese – un’opera di particolare pregio artistico che ha anche un grande valore devozionale”. Il bassorilievo di Sant’Agata è di epoca tardo-rinascimentale, mentre il cartiglio che la sormonta è successivo.
Presente nell’inventario del Castello Ursino, appartiene alla collezione benedettina ed è stato dato in deposito al municipio il 12 dicembre del 1952. Raffigura Sant’Agata su un elegante trono con uno dei suoi principali attributi: la mano sinistra regge la tavoletta deposta dall’angelo nell’immediatezza della sua sepoltura, con l’acronimo che ricorda la sua santità “Mens sana spontanea, honori Deo et patriae liberationi”.
La mano destra verosimilmente teneva la palma del martirio, ma è mancante. La santa ha sotto il piede destro una testa, che per tradizione popolare si fa risalire a Federico II che voleva distruggere la città e i suoi abitanti.
Restaurato il bassorilievo di Sant’Agata
Catania. Collocato nell'androne di Palazzo degli Elefanti, raffigura la patrona sul trono con la testa di Federico II sotto il piede. FOTO