CATANIA – “Un’operazione della rilevanza strategica enorme quale quella dell’uccisione del generale Soleimani, condotta con i droni, coinvolge necessariamente la base di Sigonella, che insieme alla stazione di Ramstein in Germania ha un ruolo centrale nella gestione degli aerei senza pilota e nei nuovi sistemi di guerra automatizzati. Questo dovrebbe porre dei pressanti problemi di ordine politico, ma anche costituzionale al governo e al Parlamento. Invece c’è il silenzio”. Luca Cangemi della segreteria nazionale del Partito comunista italiano cerca risposte dopo l’atto degli Usa che ha scosso il mondo.
“Può l’Italia – aggiunge – consentire che il suo territorio venga coinvolto in un omicidio extragiudiziale e in azioni di guerra senza che le sue istituzioni vengano consultate e probabilmente neanche informate? Di fronte a una crisi internazionale straordinariamente pericolosa non sarebbe necessario bloccare le attività dei droni che rappresentano tra l’altro un pericolo quotidiano per il traffico civile dell’aeroporto di Catania, pericolo che in questi giorni sarà moltiplicato da attività militari intensissime? Non è il caso di aprire una riflessione sul ruolo della base di Sigonella – continuamente rafforzata (insieme alla proiezione rappresentata dal Muos di Niscemi) – e sulla sua compatibilità con la Costituzione Italiana e con gli stessi interessi nazionali dell’Italia?”.
Cangemi spiega che “il ricercatore Antonio Mazzeo da anni ci informa sul gravissimo sviluppo in dotazione e ruolo della base di Sigonella, e ci ha illustrato il forte dibattito che è aperto da anni nel Parlamento tedesco sulla stazione gemella di Ramstein. In Italia invece l’afasia assoluta di rappresentati istituzionali subalterni e spesso, ignoranti. Uomini di governo e di stato che di fronte a un gesto criminale ed irresponsabile, come quello compiuto dagli Stati Uniti a Baghdad, balbettano e annaspano”.
Anche il coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli chiede spiegazioni: “Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiariscano immediatamente il ruolo che la base americana di Sigonella, in Sicilia, ha giocato nell’attacco militare mediante l’utilizzo dei droni che ha portato all’uccisione del generale iraniano Soleimani. Ove fosse confermato un coinvolgimento, nel mezzo di una crisi internazionale di tale portata come Verdi riteniamo necessario una revisione del Trattato del 1954 tra Usa e Italia sull’utilizzo delle basi americane sul suolo italiano, riconducendole all’interno di strategie comunemente adottate dall’Alleanza Atlantica e non per un uso non concordato da parte degli Stati Uniti”.
“Sigonella coinvolta nell’attacco Usa”
Catania. Pci e Verdi: "Il governo tace sul ruolo della base americana"