RENDIMENTO. “A Francavilla abbiamo fatto una prestazione importante. Negli ultimi quattro campionati solo sei formazioni sono uscite da quel campo senza subire gol. Domenica abbiamo dimostrato di essere squadra e di saper lottare, l’atteggiamento mi è piaciuto. Non è stato facile preparare la gara, al ritorno dalla sosta natalizia sembravamo a un funerale”.
KAMIKAZE E TIFOSI. “Quando ho parlato di kamikaze, mi riferivo alla necessità di non farsi condizionare da ciò che accade fuori dal campo. Anche noi, come i tifosi, siamo vittime della situazione attuale. Pur con i nostri limiti, non ci stiamo sottraendo alla battaglia. Ci stiamo mettendo la faccia. Faccio l’esempio di Barisic, che è un guerriero e dà tutto. Mi piacerebbe che, come accade in altre piazze in cui i rapporti con la dirigenza non sono tanto cordiali, si possa comunque avere il sostegno dei tifosi. Non possiamo continuare ad andare avanti senza averli a nostro fianco, abbiamo bisogno di loro. Si può contestare la società, ma anche fare il tifo. Questa situazione non è colpa nostra, non l’abbiamo creata noi e quel che accade fuori dal campo non dipende da me e dai miei ragazzi.”
DI PIAZZA. “Qualche giocatore distratto dal mercato c’è e domani non gioca. Ma parlerei al singolare, non al plurale. Di Piazza e Sarno? Sarno ha già detto che vuole restare a Catania sino a fine stagione: non è sul mercato e ha sposato il progetto, il suo unico problema è legato all’essere rimasto fermo per tre mesi. Di Piazza, invece, domani non gioca. Non tutti reagiscono allo stesso modo alle difficoltà, probabilmente non è un coraggioso. Al momento, però, vi garantisco che il Catanzaro non ha fatto neppure una telefonata per Di Piazza, me l’ha appena confermato Lo Monaco. Se poi arriva un’offerta da 250 mila euro, la stessa cifra chiesta al Modena, lo portiamo lì con la mano. Gioca Curiale, che invece ha rifiutato alcune proposte e deve dimostrarci di credere nel progetto e di saper sostenere le difficoltà: ci faccia vincere la partita”.
MERCATO. “La difesa è cresciuta sensibilmente: Calapai, Esposito e Pinto sono saliti di livello. Se non cediamo nessuno, in quel reparto mi ritengo soddisfatto così. Abbiamo quattro centrocampisti disponibili, può darsi che in mezzo serva un elemento in più. I giocatori in grado di migliorare la squadra li cerchiamo in avanti: il “tesoretto” proveremo a usarlo così, fermo restando che non siamo in condizione di partecipare ad aste di alcun genere”.
ASSENTI E POTENZA. “Curcio e Vicente sono utilizzabili, ma non sono in condizione di giocare dal 1′. Dall’Oglio non è disponibile. Noce non è convocato perché ha l’influenza, Mazzarani non è al 100% ma è stato convocato ugualmente perché penso che debba partecipare alla vita del gruppo. Welbeck? Ha fatto esami che non sono poi così male, il problema è trovare un cardiologo che firmi idoneità: andrà a Roma dal professor Zeppilli per provare a risolvere la questione. Insisteremo sul 4-2-3-1, considerati i numerosi esterni in organico mi pare la scelta più logica. Non c’è motivo di cambiare. Il Potenza è una squadra forte e ben allenata. Avranno il dente avvelenato per l’eliminazione in Coppa Italia, ho letto pure qualche dichiarazione polemica del presidente Caiata ma siamo abituati a cose ben peggiori”.