CATANIA – Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza per Meridi. La conferma arriva dopo un confronto tra commissari e sindacati: “Abbiamo giorni per rinascere e dare speranze agli oltre 570 lavoratori dell’azienda Meridi”. Si potrebbe riassumere così l’esito dell’incontro sindacale con i commissari straordinari della Meridi, nominati il 7 gennaio scorso dal Tribunale fallimentare di Catania. Nei primi 30 giorni i commissari analizzeranno e verificheranno le motivazioni del black out amministrativo e nei successivi 30 si cercheranno soluzioni che saranno poi vagliate dal Mise e dal Tribunale.
“Una situazione che continua a dimostrarsi difficile – spiega Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil di Catania – ma che oggi ci permette di intravedere una speranza. Abbiamo registrato massima disponibilità da parte dei commissari che oltre ad entrare tecnicamente nei meriti e nei metodi della procedura, hanno detto con chiarezza che se esiste ancora una speranza di salvare questa azienda ed i lavoratori, la prima cosa da fare è attivare nuovamente i punti vendita; al momento, infatti, ne sono rimasti aperti 71 su 92.
Secondo i commissari sarebbe utile verificare le condizioni per rendere di nuovo appetibile l’azienda per nuovi eventuali acquirenti. In primis l’impegno dei commissari sarà quello di richiedere la cassa integrazione per sostenere i lavoratori e cercare di assicurare loro un po’ di ossigeno economico. La disponibilità della Filcams Cgil di Catania era e sarà massima, e la condivisione e la partecipazione sarà misurata con il tempo e con le risposte adeguate che abbiamo l’obbligo di assicurare”.
Meridi, commissari in cerca di soluzioni
Catania. Incontro con i sindacati per tentare di salvare l'azienda e i 600 posti di lavoro. Foti: "Primo passo riattivare i punti vendita"