CATANIA – Beni stimati in circa 25 milioni di euro sono stati sequestrati da carabinieri del Ros di Catania all’imprenditore Domenico Signorelli, di 55 anni, al quale è stato notificato un avviso di garanzia emesso dalla Dda etnea per riciclaggio aggravato dall’aver agevolato la ‘famiglia’ di Cosa nostra Santapaola-Ercolano.
Secondo l’accusa l’indagato, “in qualità di amministratore formale, fino al 2004”, e per la Procura ancora “sostanziale” della società Co.Invest Srl, aveva provveduto a “reinvestire, custodire, ma anche a capitalizzare a distanza di anni dall’originario investimento i proventi dell’associazione mafiosa a lui consegnati”.
Il provvedimento riguarda l’intero assetto societario della Co.Invest, società del settore della locazione immobiliare. L’operazione è il proseguo dell’operazione ‘Samael’, nome di un diavolo, del dicembre del 2019 quando carabinieri del Ros di Catania eseguirono un provvedimento cautelare personale a carico di nove persone con contestuale sequestro di beni immobili, per un valore complessivo di 12.660.000 euro.
Beni che, secondo la ricostruzione della Dda, sono stati acquistati con denaro consegnato a Domenico Signorelli da Aldo Ercolano, negli anni 90. Soldi che, ritiene la Procura, erano certamente riferibili anche allo storico capomafia Benedetto Santapaola e a Giuseppe Cesarotti.
Riciclaggio per i Santapaola-Ercolano, strappati 25 mln a imprenditore catanese
Sequestrato a Domenico Signorelli l'intero assetto societario della Co.Invest