SIRACUSA – Avrebbe sottratto 14 voti a un candidato, registrandone nel verbale finale 1 invece di 15. E’ l’accusa contestata dalla Procura di Siracusa a sette persone, il presidente e i componenti di un seggio elettorale per le elezioni amministrative del 2018 a Carlentini, finiti nel registro degli indagati e ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione indagini firmato dal pm Andrea Palmieri.
L’inchiesta è scattata dopo la presentazione di un esposto di alcuni candidati consiglieri sulle operazioni di voto delle consultazioni amministrative per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio del Comune. In particolare, in una sezione erano state segnalate alcune irregolarità.
Come ricostruito dagli agenti della Digos, coordinati dal dirigente Maria Antonietta Malandrino, il “presidente e tutti i componenti del seggio sono ritenuti responsabili di aver inserito false indicazioni nel verbale delle operazioni elettorali e negli atti ad esso collegati, dando atto, dopo l’avvenuto scrutinio, di un numero di voti non corrispondenti al vero”.
Il confronto tra i dati riportati nei verbali e quelli reali rilevati dai nuovi conteggi dei voti hanno fatto emergere che nel verbale risultava un solo voto a un candidato che in realtà ne aveva ricevuti 15 validi.
GLI INDAGATI. Le attenzioni degli agenti della Digos di Siracusa si sono concentrate sulla sezione numero 5: in concorso tra loro il presidente della sezione Eliana Lo Faro, 62 anni; il vice presidente Lucia Breci, 50 anni; il segretario Luciano Incontro, 67 anni; e i quattro scrutatori: Sebastiano Gianmarco Ira, 26 anni; Andrea Musumeci, 25 anni; Rachele Monaco, 21 anni; Chiara Risuglia, 22 anni, che avrebbero “inserito indicazioni false nel verbale delle operazioni elettorali e negli atti accessori, attestando l’esito delle operazioni di scrutinio dei voti non corrispondenti al vero”.
Tolsero volti a candidato, 7 indagati
Sette membri di un seggio accusati dalla Procura di Siracusa: nel mirino le elezioni amministrative a Carlentini nel 2018. I NOMI