CATANIA – Residenti, agricoltori, gestori di stabilimenti balneari, ristoratori, albergatori e semplici turisti sono rimasti spiazzati. Già, perché quel cantiere aperto all’uscita di Noto è li da anni e va avanti lentamente, ma nessuno si aspettava un’accelerazione repentina dei lavori proprio a ridosso della stagione estiva. e così l’annuncio della chiusura della Sp19 Noto-Pachino scatena una vera e propria rivolta partita dai social, con tanto di presa di posizione della politica regionale che quasi grida allo scandalo, ma del tutto scollegata dai tempi delle ditte che gestiscono i cantieri nelle nostre strade a autostrade.
Nelle carte del Libero consorzio autostradale si legge che i lavori per il completamento della bretella che collega lo svincolo autostradale di Noto verso Vendicari, San Lorenzo, Marzamemi e Portopalo si dovrebbero concludere al massimo cinque mesi a partire da ieri. Di fatto finirebbero a stagione estiva inoltrata in un territorio che fa del mare e del turismo un motore di sviluppo.
“Si tratta di lavori attesi dal lontano 2007 e necessari al fine di dotare il territorio di un adeguato sistema di infrastrutture e viabilità, strategico per la valorizzazione, l’accessibilità e lo sviluppo dell’intero territorio interessato” sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, originario proprio di Siracusa. Condividiamo il disagio delle comunità di Pachino e Portopalo, con tutto ciò che ne può discendere, ma siamo assolutamente consapevoli di quanto sia preziosa oltre che necessaria questa infrastruttura per il territorio”
“Quel tratto di Sp 19 Noto-Pachino sarà riaperto entro il 4 maggio, così da non penalizzare la stagione estiva” si affretta a rassicurare il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, parlando della chiusura della Strada Provinciale numero 19 , Pachino e Portopalo. “Assicuro – prosegue Bonfanti – che la stagione turistica non sarà penalizzata. È una chiusura necessaria: lamentiamo la carenza di infrastrutture e proprio adesso che il Governo Regionale e l’ottimo assessore alle Infrastrutture Marco Falcone stanno trasformando la Sicilia in un grande cantiere, dobbiamo mettere in conto qualche sacrificio. La conclusione dei lavori vedrà benefici importantissimi per tutta la zona sud della nostra provincia”.
“Si è verificato un errore di comunicazione nell’individuare in 5 mesi la chiusura dell’arteria in questione. Tanto che il VII settore Viabilità del Libero consorzio di Siracusa già in giornata procederà a una rettifica dell’ordinanza con l’inserimento della tempistica corretta” assicura Rossana Cannata, deputato regionale di Fratelli d’Italia.
“Ho, infatti, contattato l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, gli uffici settore viabilità del Libero Consorzio, il Cas e il direttore dei lavori dai quali ha ricevuto rassicurazioni che i lavori termineranno, come da contratto, il 4 maggio, limitando a poco più di due mesi la chiusura della Sp 19”.
“Da parte mia, nonché dell’assessore regionale, c’è l’impegno a essere sempre vigili su questa arteria affinché disagi e tempi di chiusura siano ridotti al minimo, valutando ogni possibile soluzione alternativa che possa consentire all’impresa di terminare celermente i lavori e consegnare una arteria che la zona Sud reclama ormai da troppo tempo – specifica – A tal proposito ho già ricevuto la disponibilità dell’assessore Marco Falcone a effettuare un sopralluogo nel cantiere proprio per verificare che tutto proceda secondo i tempi previsti e senza ulteriori disagi per i cittadini”.
I parlamentari di Italia Viva all’Assemblea Regionale Siciliana, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo, hanno presentato oggi un’interrogazione: “La chiusura – scrivono i due parlamentari – determinerà gravissimi disagi per la popolazione e per le attività economiche nei Comuni di Pachino e Porto Palo di Capo Passero in assenza anche di un’adeguata viabilità alternativa. Vogliamo sapere dall’assessore Falcone che tipo di intervento è previsto e quali azioni intende intraprendere il Libero Consorzio per mitigare l’impatto che avrà sui cittadini e gli operatori economici della zona. Vogliamo soprattutto capire i tempi dell’intervento. La chiusura prolungata infatti può danneggiare il territorio in previsione della stagione estiva, stagione con un maggiore afflusso turistico”.
La preoccupazione di CNA Balneari: “La chiusura fino ad aprile è già un danno, impensabile qualunque altro ritardo nell’esecuzione dell’opera – spiegano Gianpaolo Miceli, coordinatore regionale di CNA Balneari e Guglielmo Pacchione, Presidente regionale – oltre a rappresentare un danno enorme per le aziende balneari e in generale per tutto il settore produttivo, andrebbe a conclamare l’incapacità per questo territorio di immaginare una qualsivoglia programmazione a medio e lungo termine, lasciando come marchio indelebile, ma ormai inaccettabile, quello di terra delle incompiute”.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti
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L.Cil. Polemiche e caos per la scelta dei tempi e sulla data di consegna. Operatori balneari e turistici preoccupati: "Rischia di saltare la stagione". La politica locale: "Riapriremo il 4 maggio". FOTO