Luciano Gaucci è morto oggi a Santo Domingo. L’ex presidente del Perugia e patron del Catania, che aveva 81 anni, era andato inizialmente nella Repubblica Dominicana per sfuggire ad accuse di bancarotta fraudolenta in conseguenza del fallimento del club umbro. Dopo aver patteggiato ed usufruito di un indulto era rimasto nell’isola dei Caraibi: era da tempo malato gravemente.
Gaucci, insieme con il figlio Riccardo, rilevò il Catania dalla famiglia Massimino nel 2000 conservando la proprietà del club etneo sino al 2004, quando lo cedette a Nino Pulvirenti.
Durante la sua gestione, la società etnea ritornò in B nella stagione 2001-2002 vincendo i play off di C nella memorabile doppia finale contro il Taranto e al termine dell’annata seguente fu al centro di un lungo contenzioso nato attorno al caso Martinelli (giocatore del Siena sulla cui posizione si aprì una querelle regolamentare) che portò la questione al Tar prima del blocco delle retrocessioni e della conseguente riforma dei campionati che permise al Catania di restare nella cadetteria.
Gaucci era nato a Roma il 28 dicembre del 1938 e aveva iniziato la sua avventura nel mondo del calcio come vice di Dino Viola alla Roma, per poi diventare il patron del Perugia. Durante la sua gestione, durata 13 anni, ha ottenuto con gli umbri una promozione dalla Serie C1 alla Serie B nel 1994, due promozioni dalla Serie B alla Serie A (1996 e 1998), più una promozione in Serie B revocata per illecito sportivo al termine del campionato 1992-1993, che costò tre anni di squalifica al presidente.
Durante le stagioni in Serie A il Perugia raggiunse la semifinale di Coppa Italia 2002-2003 e la partecipazione alla Coppa Uefa 2003-2004, successiva alla vittoria della Coppa Intertoto 2003, primo trofeo importante della società.
E’ stato anche proprietario della Viterbese (dal 1997 al 2000 con una promozione in C1) e Sambenedettese (dal 2000 al 2004 con 2 promozioni dalla Serie D alla C1).
Gaucci sarà anche ricordato per essere stato il primo, e per adesso unico, presidente ad affidare la panchina di squadra di calcio professionistica a una donna: nel 1999 chiamò Carolina Morace alla guida della Viterbese. Fu lui, inoltre, a far debuttare in Serie A Serse Cosmi e in Serie B Stefano Colantuono.