MASCALUCIA (CATANIA) – I carabinieri di Mascalucia hanno arrestato una 19enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. I militari, sabato sera scorso, sono intervenuti in casa di una coppia di coniugi, lui di 54 e lei di 47 anni, che avevano chiesto il loro aiuto per “difendersi” dall’aggressività e dalla violenza fisica della figlia.
La ragazza, infatti, rientrata nell’abitazione familiare dopo un’assenza di due giorni senza dar loro alcuna notizia di sé, pretendeva che la madre le accendesse il router per consentirle di videochiamare al fidanzato.
La povera donna però, nel tentativo di contrastare il rapporto che riteneva deleterio per la stabilità psicologica della figlia, si era rifiutata di accendere l’apparecchio scatenando così l’ira incontenibile della giovane che, gridando incredibili improperi ai genitori, ha cercato di sfondare la porta della stanza da letto dove la coppia aveva trovato riparo.
La madre, quindi, in un estremo tentativo di ricondurre alla calma la figlia, è uscita dalla stanza andandole incontro ma è stata aggredita e colpita alla testa con uno smartphone procurandole una ferita. L’arrivo dei militari non ha calmato l’esagitata che, anche in loro presenza, continuava a gridare ai genitori “Vi ammazzo, ve la faccio pagare, vedrete cosa faccio!”.
A questo punti i genitori, pur se affranti, hanno deciso di agire legalmente nei confronti della figlia chiedendone l’allontanamento dalla casa familiare, documentando precedenti denunce nelle quali lamentavano la richiesta della figlia di piccole somme di denaro da spendere con il fidanzato, episodi violenti con la distruzione dei mobili di casa e botte in caso di rifiuto.
Mascalucia, botte alla madre per il wi-fi
Ennesimo episodio violento, i genitori esasperati chiamano i carabinieri e fanno arrestare la figlia