CATANIA – “Gli accordi internazionali e le procedure ministeriali riguardanti l’emergenza sul coronavirus valide fino al 4 febbraio 2020 prevedevano che i passeggeri provenienti dalla Cina dovessero essere controllati soltanto negli aeroporti di primo sbarco. Così è stato, dato che il passeggero in questione è stato controllato a Dubai, all’arrivo del volo Shangai- Dubai, prima dell’imbarco per Catania”. Claudio Pulvirenti, direttore regionale degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera-Servizi assistenza sanitaria naviganti (Usmaf-Sasn) del ministero della Sanità, commenta così un filmato televisivo di un passeggero che, partito dalla Cina è atterrato negli Emirati, in transito, e poi in Sicilia, senza controllo al suo arrivo nello scalo finale.
“Qualora, durante il successivo volo, il Dubai-Catania – sottolinea Pulvirenti -, avesse manifestato sintomi tali da attivare la procedura sanitaria, questa sarebbe scattata all’atterraggio nello scalo catanese, previo avviso del comandante del volo alla torre di controllo, tramite attivazione del canale sanitario e trasferimento in ospedale con procedure di bio-contenimento. Non avendo i passeggeri mostrato alcun sintomo febbrile, la procedura di sbarco a Catania si è quindi svolta regolarmente, in ottemperanza alle procedure ministeriali e agli accordi internazionali”.
“Nel pomeriggio del 4 febbraio, una circolare del capo della protezione civile e commissario per l’emergenza Angelo Borrelli – aggiunge il direttore regionale di Usmaf-Sasn Sicilia – ha dato nuove indicazioni e protocolli per gli aeroporti: nei prossimi giorni, quindi, si attiverà una procedura intensificata, con squadre di volontari gestita dagli uffici periferici del ministero della Salute che, in tutti gli scali italiani, controlleranno i passeggeri provenienti da voli internazionali mediante misurazione delle temperatura corporea”.
‘Sul virus Catania ha rispettato le procedure’
Sui social il video di un passeggero proveniente dalla Cina e sbarcato a Fontanarossa senza controlli, la replica del ministero: "Erano stati fatti a Dubai"