Otto giovani, compresi dei minorenni, che avevano trasformato un parcheggio antistante l’isola ecologica di Aci Catena in un luogo di incontro ricreativo, che avevano raggiunto in moto o in auto, sono stati identificati e denunciati dalla guardia di finanza di Catania per inosservanza del provvedimento dell’autorità relativo al contenimento del Covid-19. Con i militari si sono giustificati dicendo che erano “usciti per comprare le sigarette”, di cui erano invece già forniti, e che “per caso avevano incontrato gli amici”.
A Catania, inoltre, militari delle Fiamme gialle della locale compagnia e dei Baschi Verdi hanno denunciato due persone che erano alla guida delle loro auto senza dimostrare che lo spostamento era determinato da comprovate esigenze previste dal Dpcm.
Sempre a Catania, i carabinieri hanno arrestato il 31enne Claudio Francesco Sciuto, per evasione dagli arresti domiciliari. Non resistendo al richiamo dello spinello, ha telefonato a un amico il quale, nel giro di pochi minuti, a bordo della sua auto era già sotto casa del detenuto per condividere il desiderio di un po’ di “roba” da fumare.
Ricerca interrotta da una delle pattuglie dell’Arma che ha imposto l’alt all’auto nel quartiere Monte Po. Dopo un breve accertamento in banca dati, il detenuto è stato smascherato e ricollocato agli arresti domiciliari. Denunciato il 41enne che l’aveva prelevato a casa.
Ancora a Catania stamattina i carabinieri hanno fermato tre uomini che, a bordo del loro furgone a stretto contatto, all’interno della cabina, hanno dichiarato di essere usciti da casa per “raccogliere del ferro” privi di qualsiasi autorizzazione per poi rivenderlo.
Un pregiudicato, in auto con moglie e due bambini, ha detto che stava accompagnando la coniuge a fare la spesa. Alle contestazioni dei militari sulla necessità di accompagnare la donna, oltretutto portando con sé i due bambini, ha accampato una scusa poco plausibile dettata dal fatto di non saper gestire da solo a casa i propri figli.
I carabinieri della stazione di Solarino (Sr) hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato due siracusani, un donna di 34 anni e un giovane di 23 anni per il furto di circa 8 quintali di agrumi in un’azienda agricola. I due sono stati anche denunciati per la violazione dell’art. 650 c.p. avendo violato le prescrizioni del decreto governativo che impone di non uscire di casa se non per motivi validi, e per false attestazioni o dichiarazioni a un pubblico ufficiale sulla identità, per aver attestato falsi motivi nell’autodichiarazione che avevano.
A Casteldaccia scoperte dalla guardia di finanza mascherine fuorilegge in una ditta legata al settore delle onoranze funebri. I finanzieri di Bagheria, a seguito di un monitoraggio effettuato sulle piattaforme dei più noti social network, hanno individuato un’impresa di Casteldaccia, specializzata nelle imbottiture per feretri, che pubblicizzava la vendita di “mascherine contro coronavirus”.
Dopo un sopralluogo presso l’azienda, le Fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro 45 mascherine di cotone già confezionate e pronte alla vendita; 89 mascherine in fase di lavorazione e la documentazione relativa alle spedizioni di altre circa 400 mascherine su tutto il territorio nazionale. Il titolare dell’impresa e la sua compagna, che aveva pubblicato gli annunci sui social, sono stati denunciati per frode in commercio.
I dispositivi, del tutto artigianali e privi di marchio Ce, non erano stati neppure sottoposti all’obbligatorio vaglio dell’Istituto superiore di Sanità. Nell’esercizio sono stati rilevati tre dipendenti completamente in nero, denunciati anche per la violazione ai divieti di circolazione senza giustificato motivo, imposti dai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Aci Catena: amici si ritrovano al parcheggio. Catania: evade i domiciliari per uno spinello
Controlli coronavirus. Sfilza di scuse improbabili dei catanesi (FOTO). Rubano 8 quintali di agrumi: 2 denunciati a Solarino