ROMA – Sul coronavirus in Italia “c’è stata una impreparazione inevitabile iniziale: i primi dati molecolari ci dicono che circolasse in Italia i primi giorni di gennaio e il primo caso diagnosticato è del 20 febbraio. Eravamo impreparati, non è colpa di nessuno ed è inutile recriminare. Ci siamo trovati di fronte a una situazione senza precedenti, a un virus sconosciuto fino a 3 mesi fa”. Queste le parole di Luca Richeldi, pneumologo del Comitato tecnico scientifico in conferenza stampa alla protezione civile.
“Con la chiusura tempestiva delle scuole abbiamo salvato tre quarti dell’Italia, in particolare il Centro-Sud, da una diffusione del coronavirus analoga a quella delle regioni più colpite del Nord”, ha spiegato Richeldi. “I bambini sono un notevole vettore di contagio”.
“I dispositivi di protezione individuale – ha aggiunto – sono una base indispensabile per la protezione degli operatori, ma nelle ultime settimane gli ospedali si sono dotati anche di percorsi dedicati. Non ci aspettavamo così tanti malati e il virus ci ha trovato sguarniti negli ospedali, ora ci sono percorsi pre definiti per i pazienti Covid. Percorsi e procedure sono importanti quanto i dispositivi”.
“Chiusura scuole ha salvato 3/4 di Italia”
Il Comitato tecnico scientifico del governo: "Non ci aspettavamo così tanti malati, ma impreparazione era inevitabile ed è inutile recriminare"