CATANIA – Restano agli arresti domiciliari, in cui si trovano dal 21 febbraio scorso, gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Arcot’ della Procura di Catania sulla bancarotta della Tecnis Spa e di alcune società controllate su indagini della guardia di finanza.
Lo ha deciso il Tribunale del riesame che ha confermato l’ordinanza del gip anche per quanto riguarda il sequestro di beni per complessivi 53 milioni di euro. I giudici invece hanno revocato gli arresti domiciliari di Orazio Bosco, fratello di Concetto, al quale è stato disposto il divieto di attività di impresa.
Costanzo e Bosco restano ai domiciliari
Catania. Inchiesta su bancarotta Tecnis: convalidato anche il sequestro di beni per 53 milioni