Ghirelli bacchetta l’Aic

Il presidente della Lega Pro: "Atteggiamento incomprensibile dell'Assocalciatori sul taglio degli stipendi. Rischia di saltare tutto il sistema"

“Abbiamo davanti a noi il grave problema di come affrontare questa crisi di guerra e devo sottolineare un atteggiamento incomprensibile dell’Aic. Bisogna avere un approccio alla questione avendo chiaro che tutto lo scenario è cambiato, non siamo nel ‘prima coronavirus’ dove comunque lamentavamo già problemi finanziari e lavoravamo alla sostenibilità economica. Qui rischia di saltare tutto il sistema Lega Pro”.
Il presidente della serie C Francesco Ghirelli, in un’intervista all’Italpress, lancia un accorato appello all’Assocalciatori affinché collabori e venga incontro alle richieste delle 60 società soprattutto sul taglio degli emolumenti, per provare a garantire la stessa sopravvivenza della Lega dei Comuni d’Italia che per il 3 aprile ha fissato un’assemblea “per coinvolgerci tutti insieme”.
“E’ un momento particolare in cui bisogna avere grande lucidità nel decidere dove andare. I presidenti sono preoccupati dell’oggi ma soprattutto per il futuro. C’è un problema di impatto economico pesante, noi siamo l’unica Lega che ha presentato al presidente Gravina uno scenario non solo fotografando l’attuale momento, ma anche quello del dopo”.
Indispensabile, per Ghirelli, procedere con la riduzione degli emolumenti dei calciatori, secondo scaglioni. “Il taglio, che riguarda i mesi da marzo a giugno, deve naturalmente essere in proporzione all’ingaggio e la cifra che rimane da riconoscere dopo il taglio va spalmata nei mesi, come fa il governo con i contributi e le tasse”.
“Bisogna poi ragionare sul fatto che dobbiamo ricostruire il giocattolo. Se il virus andasse ad intaccare i mesi estivi, alla prima data utile ci sono allenamenti e si riprende subito, non ci sono le ferie. Ed ancora, la singola società può aprire una trattativa con i propri calciatori, come ha già anche fatto qualcuno”.
Lo scenario non è certamente dei migliori, riuscire a coniugare tutte le esigenze delle singole componenti rappresenta un bel puzzle, in questi contesti l’unità è uno degli elementi che possono aiutare a raggiungere dei traguardi comuni. “Dobbiamo fare azioni che possano essere coordinate, in modo che avendo aperto un tavolo di trattativa della Figc con il Governo, non vada ad inficiare le possibilità di intervento che stiamo costruendo. L’unità e la compattezza dimostrata fino ad ora è stata la condizione fondamentale per avere una voce in capitolo”, ha aggiunto il numero uno della Lega Pro.
Sulla eventuale ripartenza dei campionati, Ghirelli aggiunge: “Questo lo decide il virus. E comunque è un argomento di competenza della Figc, portando ognuno il proprio contributo. Quando il 21 febbraio siamo stati i primi a rinviare la prima gara Piacenza-Sambenedettese e nella notte rinviammole gare di Veneto e Lombardia, avevo chiara in mente l’idea – naturalmente sperando di sbagliarmi – che questo campionato rischiava di saltare. Il tema della ripresa dei tornei va condotta con le altre Leghe e con la Federazione perchè viviamo in un sistema interdipendente. Le nostre eventuali promozioni e retrocessioni sono impattanti su tutto l’altro sistema, dobbiamo condividere”.

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