ROMA – “Anche i più giovani sono chiamati a proteggere gli anziani”. È l’appello del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante il punto stampa sul coronavirus nella sede della protezione civile, a Roma. “Sono persone fragili già per l’età e per le patologie – ha aggiunto -, un’eventuale infezione aggrava questo quadro”.
Per Brusaferro “non c’è una parte d’Italia completamente immune, ci sono parti d’Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà. Non è che se uno si sposta il tema cambia”, ha detto rispondendo sull’esodo di ieri sera dal Nord Italia.
“In alcune aree del Paese è evidente che c’è una circolazione sostenuta locale che è un elemento critico e va quindi contenuto. Le misure sono state adottate proprio in questa logica. La crescita ridotta nelle vecchie zone rosse, come Vo’ o Casalpusterlengo – ha aggiunto – conferma che il sistema di contenimento ha funzionato. In alcune zone della Lombardia e in altre provincie c’è stata invece una crescita di nuovi casi e le nuove misure sono state adottate per questo”.
Nella fascia d’età delle vittime di coronavirus, “non ci sono variazioni significative, si tratta sempre di pazienti piuttosto anziani, il 60% ultraottantenni, la quasi totalità sopra 70 anni, con presenza di più patologie croniche, ma che rispetto alla loro fascia d’età hanno una mortalità più bassa rispetto ai dati disponibili, quelli cinesi”, ha concluso.
“I giovani proteggano gli anziani”
Coronavirus, l'appello dell'Istituto superiore di sanità: "Fondamentali i nostri comportamenti"