ROMA – L’Europa intervenga prima che sia troppo tardi, tutti comprendano la gravità della minaccia del coronavirus. Per la seconda volta dall’inizio dell’emergenza il presidente Sergio Mattarella parla alla nazione. E, dopo la fumata nera al Consiglio europeo, dal Quirinale arriva un monito a tutti i Paesi membri dell’Ue: “serve un’azione comune e concreta”.
Mattarella non nasconde che l’Italia stia vivendo “una pagina triste” della sua storia. Invita, nuovamente, maggioranza, opposizioni, parti sociali e enti locali all’unità. E da’ anche un messaggio di speranza: “iniziamo a pensare al dopo emergenza, nella ricostruzione il popolo italiano ha sempre saputo dare il meglio di se'”.
Il capo dello Stato torna inoltre a chiedere agli italiani di rispettare “con scrupolo” le misure restrittive messe in atto dal governo. “Misure rigorose ma indispensabili”, prese “con norme di legge, quindi sottoposte all’approvazione del Parlamento”, precisa il presidente della Repubblica forse con un riferimento implicito alle polemiche sui numerosi dpcm emanati in merito alle restrizioni.
“Il mondo ammira il nostro senso di responsabilità, la risposta collettiva del popolo italiano”, sottolinea Mattarella scegliendo di soffermarsi “sulla generosa solidarietà che attraversa l’Italia” segnata dall’emergenza. E riservando la “riconoscenza della Repubblica” a chi sta “fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione”.
E’ l’Europa uno dei punti chiave dell’intervento del capo dello Stato. “La Bce e la Commissione hanno assunto importanti e positive decisioni, sostenute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni”, sottolinea Mattarella.
Mattarella, appello all’Europa: “Intervenga prima che sia troppo tardi”
Il presidente parla alla nazione: "Pagina triste della nostra storia. Serve un'azione comune e concreta della Ue" VIDEO