PALERMO – “L’emergenza Covid-19 ha procurato effetti gravi sul tessuto produttivo e le fasce più deboli in Sicilia: è una emergenza mai vista. E’ una congiuntura economica da guerra, non conosciamo durata e contorni”. Così il governatore della Sicilia Nello Musumeci, riferendo al Parlamento siciliano.
“Ad oggi si sono iscritti nella piattaforma della Regione 42 mila persone rientrate in Sicilia. Il maggior numero dei casi positivi riguarda un cluster limitato, il monitoraggio prosegue e deve proseguire per almeno i prossimi 14 giorni”, ha aggiunto.
“Lavoriamo a un piano anti-crisi, e lo vogliamo fare d’intesa con le opposizioni e le organizzazioni di lavoratori e imprese: i documenti contabili che abbiamo presentato prima dell’emergenza è chiaro non valgono più”. Musumeci dunque apre al confronto con le opposizioni. “Ritiriamo quindi la legge di stabilità che avevano presentato – ha aggiunto Musumeci – e assieme al Parlamento dobbiamo redigere una legge di stabilità per l’emergenza”.
Il presidente conferma in Parlamento la delibera, già pubblicata, con la quale vengono stanziati 100 milioni di euro, attinti dai residui dei fondi Poc e Fse, per l’assistenza alimentare e farmaceutica alle famiglie bisognose. Le risorse saranno erogate ai comuni, una prima quota del 25-30% entro la prossima settimana.
“Ai comuni abbiamo raccomandato di destinare queste risorsa ai nuclei familiari senza alcun reddito e senza alcun ammortizzatore sociale – dice in aula il governatore -. Speriamo possa portare un minimo di serenità alle famiglie esasperate che non sanno più cosa mettere a tavola. Le risorse potrebbero bastare fino a giugno, domani gli uffici predisporranno gli atti”.
Il governatore sottolinea che “nessuno ha pensato di militarizzare la Sicilia, come qualcuno ha sostenuto, ma di adottare anche in Sicilia misure intransigenti come richiesto anche dalla Campania per affiancare i militari alle forze dell’ordine”.
“Ci attendono ancora giorni difficili, che sapremo affrontare in Sicilia con ferma determinazione, ognuno nel proprio ruolo. Ai cittadini rinnovo l’invito e l’esortazione a rimanere a casa, pur nella comprensibile stanchezza di queste dure settimane, ma guai a dovere vanificare gli sforzi finora compiuti – ha proseguito -. Siamo tutti sulla stessa barca nessuno escluso, e uniti ne usciremo bene perché siamo un popolo forgiato a indicibili sacrifici”.
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