Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, si è messo in isolamento volontario dopo avere appreso della positività di Nicola Zingaretti al coronavirus. In una riunione a palazzo Chigi i due presidenti di regione mercoledì erano seduti accanto.
La notizia comunicata dal collega ha indotto Musumeci a contattare subito i sanitari, come stabilito dal protocollo. Il presidente Musumeci non ha alcun sintomo, ma dovrà controllare la temperatura corporea due volte al giorno ed effettuare un tampone mercoledì prossimo. “È una scelta di prudenza doverosa verso gli altri prima ancora che verso me stesso”, dice. “Pazienza, continuerò a coordinare l’attività del governo regionale e della macchina amministrativa da casa mediante il contatto telefonico. Non ci possiamo fermare neppure per un giorno”.
A MESSINA I CROCIERISTI RIFIUTATI DA MALTA. Dopo i controlli dell’ufficio di sanità marittima (Usmaf) fatti a bordo, i passeggeri della Msc Opera, approdata a Messina, sono scesi dalla nave per fare una escursione in città. Il loro arrivo aveva provocato una certa apprensione, tanto che il governatore Nello Musumeci aveva chiesto di bloccare le operazioni di sbarco “per contenere il diffondersi del coronavirus e garantire utili misure sanitarie”.
“I passeggeri che sono scesi per un’escursione a Messina sono stati tutti controllati con i termoscanner dal personale del ministero della Sanità e lo stesso comandante ha assicurato che i controlli sono stati fatti a tutti i viaggiatori presenti sulla nave senza riscontrare alcun problema relativo al Covid-19 o a sintomi di febbre”, dice il presidente dell’Autorità portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega.
Parole che non convincono il governatore: “La scelta dell’Unità di crisi e del ministero dell’Interno appare non improntata a spirito di responsabilità – spiega Musumeci -. A Roma cercano la collaborazione con le Regioni, ma nei fatti agiscono con arroganza. Ne prendiamo atto, ma non ci rassegniamo”.
La nave ripartirà domani alle 14. L’ormeggio era previsto domani, ma è stato anticipato perché le autorità di Malta hanno negato l’approdo per ragioni di ordine pubblico pur in presenza dell’autorizzazione sanitaria. Anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca, aveva fornito rassicurazioni: “Non sono stati riscontrati pericoli sanitari e terminati i controlli non ci sono ragioni per le quali impedire lo sbarco dei passeggeri”.
I quali si sono dati al turismo: “Siamo in vacanza con gli amici e proveniamo da Napoli – dice uno dei crocieristi -. Siamo qui per divertirci, ma per ora è tutto più complicato per l’emergenza coronavirus. Stiamo tutti bene, ora vogliamo visitare Messina e magari stasera andare a ballare in qualche locale. Anche perché la nave riparte domani alle 14”.
“Noi siamo sicuri, ci hanno controllato, altrimenti non saremmo scesi – aggiunge una coppia di coniugi di Torino -. Speriamo di vedere Messina, ci hanno detto che è una fantastica città con un bellissimo campanile. Il coronavirus ci spaventa come tutti ma non possiamo farci condizionare”.
NUOVI CASI IN SICILIA. Altri casi positivi al coronavirus in Sicilia. A Palermo positivo un carabiniere del comando provinciale. Il militare, di ritorno da una settimana bianca in Trentino, con scalo aereo a Verona, si è sentito male e si è rivolto ai sanitari che lo hanno sottoposto al test risultato positivo. E’ ora ricoverato all’ospedale Civico di Palermo. Il comando provinciale in queste ore è sottoposto alla sanificazione e sono stati messi in quarantena tutti coloro che sono venuti a contatto con il carabiniere da quando è tornato a Palermo.
Salgono a 4 i casi positivi nella provincia di Messina: l’ultimo riguarda un medico in pensione risultato positivo al tampone, sarebbe entrato in contatto con il professore universitario che si trova in quarantena in casa. Il paziente, che si è autopresentato al Policlinico, è stato trasferito a Catania. La notizia viene confermata dal Policlinico.
35 I CONTAGIATI NELL’ISOLA. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di sabato, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati. Nello specifico dei 35 contagiati 8 sono ricoverati in ospedale, 25 a casa e sarebbero 2 guariti, ma attendono l’esito del tampone dell’Iss. Nelle province Catania registra 23 contagiati, Palermo 6, Messina 2, Siracusa 2, Agrigento 1 e Ragusa 1.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 35 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare.
Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri a Enna è risultato negativo, pertanto è stato dimesso.
Si chiarisce, ancora una volta, che tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
IN ITALIA 233 MORTI. Sono 5.061 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.145 persone rispetto a ieri, e 233 morti, 36 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla protezione civile. Sono 567 i malati ricoverati in terapia intensiva, 105 in più rispetto a ieri. Di questi, ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2.651 i malati con sintomi ricoverati e 1.843 quelli in isolamento domiciliare; 589 le persone guarite, 66 in più di ieri.
“NESSUNO STUDENTE CATANESE INFETTATO”. “Il presunto studente del dipartimento di Agraria contagiato da Coronavirus”, citato dai media, dopo “riscontri effettuati risulta essere un ingegnere che, per ragioni extra-accademiche, è entrato in contatto con un docente del Di3A, all’esterno dei locali”. Lo precisa il rettore di Catania, Francesco Priolo, ribadendo che l’università etnea “non ha alcuna notizia di studenti di Agraria o di altro Dipartimento infettati dal Coronavirus Covid-19, nell’ambito delle attività didattiche dell’Ateneo”. Il rettore invita ad “evitare il diffondersi di ingiustificati allarmismi nella nostra comunità studentesca”.
ASILO APRE A MESSINA: ARRIVANO I VIGILI. Agenti della polizia municipale hanno imposto stamani la chiusura di un asilo privato in centro a Messina, per non avere osservato l’obbligo imposto dal decreto del presidente del Consiglio che ha sospeso tutte le attività scolastiche fino al 15 marzo. Gli agenti hanno trovato all’interno una quindicina di bimbi, di varia età, che sono stati consegnati alle famiglie. I proprietari dell’asilo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per inosservanza delle norme del decreto sulla riduzione del rischio di diffusione del coronavirus.
LAVARSI LE MANI. Un milione e 600 mila persone raggiunte, 750 mila visualizzazioni, 8 mila interazioni, oltre 7.000 condivisioni per il video, divenuto ‘virale’, sull’igiene delle mani realizzato da medici, infermieri, amministrativi della Fondazione Giglio di Cefalù, ospedale di alta specialità, in provincia di Palermo. Il video è stato registrato, in occasione della giornata mondiale sull’igiene delle mani, e mostra con semplici gesti, scanditi su una rivisitazione del brano “una vita in vacanza” de’ Lo Stato Sociale, ma stavolta intonato dagli stessi medici, come frizionare correttamente le mani per evitare la diffusione di germi e batteri.
RITORNO A POZZALLO. Sono tornati a Pozzallo (Rg) i 5 marinai sbarcati dalla nave Diamond Princess a Yokohama in Giappone e successivamente ospitati nella struttura militare della Cecchignola a Roma per il periodo di quarantena. Stanno tutti bene e hanno potuto riabbracciare i loro familiari da più di un mese in apprensione. Dopo questo periodo di incertezza i cinque torneranno in mare a bordo di una nuova nave perché ‘questo è il nostro mestiere’. Intanto a Ragusa risulta guarita la donna che aveva contratto il coronavirus e che si trovava in isolamento volontario a casa. Il secondo tampone eseguito ha dato esito negativo.
GIUSTIZIA FERMA FINO AL 31 MAGGIO. Udienze per i reati meno gravi rinviate fino a fine maggio per tutelare chi lavora nelle procure e nei tribunali. E un piano di emergenza per far fronte all’emergenza sanitaria legata all’epidemia del coronavirus che consentirà da un lato assunzioni di 20 mila tra medici, infermieri e operatori, ma anche di essere pronti a un dilagare del virus, con la possibilità affidata alla Protezione civile di requisire materiali sanitari e strutture per far fronte a carenze di materiali o posti letto.
Il governo a sorpresa anticipa parte delle nuove misure anti-virus e approva dopo un Consiglio dei ministri di tre ore un unico decreto legge con le misure per la sanità e la giustizia. Nel provvedimento vengono accorpate quindi sia le restrizioni per gli uffici giudiziari, che scatteranno dal 23 marzo dopo 15 giorni di “sospensione feriale”, sia quelle per mandare rinforzi nelle corsie degli ospedali, in prima linea per contrastare l’epidemia.
Salta, rispetto alle prime bozze, la possibilità per lo Stato di commissariare le Regioni inadempienti rispetto alle nuove misure mentre spunta, oltre alla possibilità di requisire gli alberghi, un potere più ampio alla Protezione civile per disporre, dove diventasse necessario, requisizioni di altri immobili per avere spazi dove gestire le persone in quarantena ma anche requisizioni e espropri di materiale sanitario, dai presidi sanitari e medico-chirurgici per assicurare agli ospedali le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto “specializzati” necessari a ricoverare i malati.
Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5 mila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.
CONTROLLI SU TUTTI I VOLI DAL NORD. Dopo le reiterate denunce del presidente della Regione Nello Musumeci, l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera ha comunicato che i controlli nei quattro aeroporti siciliani (Palermo, Catania, Trapani e Comiso) vengono regolarmente eseguiti nei confronti dei passeggeri in arrivo dai tutti i voli internazionali e dalle aree endemiche italiane: Milano, Bergamo, Venezia, Verona, Pisa, Treviso, Genova, Torino, Roma. Si invitano, pertanto, i viaggiatori a verificare eventuali inconvenienti e a segnalarli alla mail: [email protected].
Musumeci: Ero con Zingaretti, mi isolo
A Messina la nave rifiutata da Malta
Coronavirus: a palazzo Chigi i due presidenti erano seduti accanto. Nello Stretto 2.000 crocieristi autorizzati a sbarcare, governatore furioso: "Roma arrogante e irresponsabile". In Sicilia 35 casi: "Tutti riconducibili ai focolai del Nord". Apre un asilo: arriva la polizia
Il rettore di Catania: 'Nessuno studente infettato'