FORMAZIONE. “Curiale è reduce da un infortunio, Biondi è stato colpito da un’influenza che gli ha fatto saltare gli allenamenti di giovedì e venerdì: considerati lo stop di Barisic, che abbiamo deciso di non rischiare date le noie alla schiena, e la squalifica di Mazzarani, li abbiamo aggregati entrambi in modo da avere delle alternative in caso di ulteriori problemi”.
ATTACCO. “Curiale non tornerà in campo a breve, la sua convocazione è figlia dell’emergenza del momento. Beleck o Curcio in avanti? Il primo è una punta strutturata che magari ci dà la possibilità di scavalcare il centrocampo avversario, col secondo sei più obbligato a giocare palla a terra. Non tutte le partite sono uguali. Su un campo come quello di Bisceglie non ci sarà grande possibilità di fraseggio. Mi riservo di decidere domani, prima del pranzo”.
PORTE CHIUSE. “Ci tolgono qualcosa nel momento in cui si è ritrovato il feeling con i tifosi. Di sicuro non è un vantaggio. Non penso che il campionato andasse sospeso, devo fidarmi delle direttive giunte da persone che ne sanno sicuramente più di me. C’è un problema pandemia, ma lo sport deve cercare di andare avanti”.
DOPPIA TRASFERTA. “Le due gare esterne consecutive con Bisceglie e Bari? Non metto limiti. Dal punto di vista mentale, mi preoccupa molto di più la prima: giochiamo in un campo brutto, contro un avversario con l’acqua alla gola e con il quale abbiamo rimediato più di una beffa recente. Dovremo avere l’atteggiamento giusto, altrimenti può diventare complicato. La sfida di Bari, invece, si prepara da sola”.