Proseguono senza sosta i controlli delle forze dell’ordine per la tutela del contenimento del Covid-19. Diverse le violazione registrate nelle province siciliane.
“Canta che ti passa”: con questo messaggio in decine, uomini, donne e bambini hanno lasciato ieri pomeriggio le loro case, disobbedendo alle restrizioni del decreto contro il coronavirus, e hanno ballato a distanza di sicurezza in una strada a Mazara del Vallo, nel Trapanese. Il video delle danze improvvisate sta girando sui social con migliaia di visualizzazioni. In serata la polizia municipale è andata nella improvvisata “pista da ballo” per multare le persone. Ma ormai erano tutte tornate nei loro appartamenti.
Circa 200 uomini delle Fiamme Gialle etnee in questo fine settimana hanno controllato 199 esercizi commerciali e 329 persone, 19 delle quali denunciate per aver violato le restrittive casistiche di inderogabile necessità.
A Catania ieri, nonostante la chiusura di tutti gli esercizi commerciali tranne le farmacie e pochi altri, sono state controllate su strada ben 141 persone, delle quali 46 sono state denunciate. Le scuse addotte dai denunciati sono state molto fantasiose: c’è stato, infatti, chi ha dichiarato di essere uscito da casa per andare dai parenti a prendere l’alloro o il pangrattato che servivano per preparare il pranzo della domenica, oppure c’è chi si è spostato dall’altra parte della città per bere un caffè a fantomatici distributori automatici, chi per cercare un bar (ben sapendo che non ce n’è uno aperto) per acquistare i cornetti o chi aveva un appuntamento con il fidanzato/a.
A Librino sono stati controllati due giovani di Paternò, che alla richiesta dei poliziotti di giustificare la loro presenza in altro Comune, hanno risposto di aver fatto un giro in macchina per prendere un po’ d’aria. Denunciato anche un nigeriano regolare che aveva organizzato in un locale a lui in uso una festa con una trentina di connazionali con somministrazione di alcol e musica.
In 19 circostanze, le persone controllate hanno addotto futili o falsi motivi, come nel caso di due giovani, fermati domenica a Caltagirone, i quali dichiaravano ai militari di essere usciti in auto per recarsi a fare la spesa, senza però “ricordare” che la Giunta regionale ha recentemente disposto la chiusura dei negozi di generi alimentari anche nei giorni festivi. Alle contestazioni dei finanzieri, i ragazzi hanno cambiato versione e cercato di fornire altre irragionevoli motivazioni, ottenendo solo una denuncia.
La polizia di Siracusa hanno denunciato sette persone, 4 uomini e 3 donne, che stavano partecipando a un picnic all’aperto, sotto i portici di un edificio popolare, vicino via Luigi Cassia. Sono stati denunciati tutti per inosservanza di un provvedimento dell’autorità e uno di loro anche per violazione della sorveglianza speciale a cui era sottoposto.
I carabinieri di Palermo hanno eseguito oltre 1.500 controlli per verificare il rispetto del decreto governativo per contenere l’emergenza Coronavirus e denunciato 380 persone per inosservanza di un provvedimento dell’autorità. Altre 99 persone sono state denunciate a Monreale per lo stesso reato.
Il titolare di un bar di Canicattì è stato multato e denunciato dalla polizia perché nonostante i divieti aveva mantenuto aperto il proprio locale servendo tre clienti. Il titolare del bar oltre ad essere denunciato e sanzionato rischia ulteriori provvedimenti amministrativi con il fermo dell’attività e denunce penali. I clienti sono stati denunciati per essere usciti dal proprio domicilio senza giustificato motivo e quindi inosservanza di un provvedimento dell’autorità.
Picnic sotto i portici di un palazzo a Siracusa. Pista da ballo in strada a Mazara del Vallo
A Catania nigeriano organizza festa con una trentina di connazionali con alcol e musica. A Caltagirone dimenticano chiusura domenicale dei supermercati: "Stiamo andando a fare la spesa". Tutti i controlli