“Non si poteva fare altrimenti. La catena di comando va rispettata, altrimenti sarebbe il caos. La salute resta al primo posto”.
In collegamento con Sport Sicilia Preview, trasmissione di Telecolor in onda il venerdì sera (alle 22 e alle 24), il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli commenta così la decisione di far giocare a porte chiuse le prossime cinque giornate del campionato di Serie C.
“Abbiamo cercato di salvaguardare la regolarità dei campionati. Si è continuato a giocare nel girone C – ha spiegato Ghirelli – perché il calcio non deve alimentare la paura. Nel momento in cui ci è stato detto di attivarci per limitare quel che stava avvenendo ci siamo mossi di conseguenza, anche se il calcio senza tifosi per me non è calcio”.
“Il presidente federale Gravina – ha aggiunto il numero uno della Lega Pro – sta lavorando con le leghe sulle scadenze del 16 marzo, data entro la quale andavano corrisposti gli emolumenti e versati i contributi, al fine di alleggerire gli oneri delle società posticipando i termini dei pagamenti: sarà un intervento che raffredderà almeno in parte la situazione. Inoltre, nell’ambito dei provvedimenti che il governo si appresta a prendere nei prossimi giorni abbiamo chiesto un intervento di natura fiscale per diminuire la pressione sulla società”.
“Il calendario – ha precisato Gravina – al momento resta quello che abbiamo comunicato, ma dobbiamo pensare a ciò che potrebbe succedere nel caso in cui la situazione si aggravi. In questa malaugurata ipotesi, potremmo intervenire in tal senso e fare delle modifiche. Questa esperienza ci ha detto che il prossimo torneo dovrà cominciare almeno una settimana prima, magari anche due, per evitare di comprimere troppo lo sforzo delle squadre nella fase finale”.
Ghirelli ha parlato anche del Catania e della sua delicata situazione economica: “Il Catania è la storia del calcio italiano, qualsiasi amministratore che si approccia al club deve tenerlo in considerazione. Il club sta provando a uscire da questa situazione, anche faticando da qualche punto di vista, ma con buona volontà. Ho parlato col nuovo ad? Parlo con tutti. Il Catania è nel nostro cuore”.