Serie C, sosta sino al 3 aprile

Accordo tra Lega Pro e Aic per la proroga della sospensione dell'attività. Il videomessaggio di Lucarelli: "Restate a casa e donate sangue" GUARDA

Lega Pro e Aic hanno trovato l’accordo per posticipare alla data del 3 aprile il termine fino al quale dovrà essere osservata la sosta delle attività.
La decisione al termine di una riunione in video conferenza del tavolo permanente sull’emergenza COVID-19 tra Lega Pro e Aic, alla quale hanno partecipato i presidenti Ghirelli e Tommasi, il vice presidente Aic, Calcagno, il segretario generale Lega Pro, Paolucci ed il dg di Aic Grazioli.
“La riunione – si legge in una nota – si è aperta con il comune impegno teso a portare a termine il campionato Serie C auspicando che le condizioni sanitarie lo consentano, pur nella consapevolezza di trovarsi di fronte ad uno scenario da monitorare con attenzione giorno dopo giorno in attesa delle indicazioni e dei provvedimenti delle autorità. Il tavolo si è già attivato per valutare e quantificare l’entità dei danni subiti e di quelli che nel prossimo futuro i club si troveranno ad affrontare”.
“Non appena verrà pubblicato il testo del Decreto “Cura Italia” – si legge ancora -, il tavolo approfondirà e si confronterà sugli strumenti da porre in campo per fronteggiare questa situazione emergenziale. Lega Pro ed Aic hanno condiviso un percorso per affrontare insieme i sacrifici che la crisi richiederà”.
“Preso infine atto delle disposizioni e raccomandazioni delle autorità e della Federazione Medico Sportiva Italiana, che individuano nei giorni a venire il periodo del possibile “picco massimo” dei contagi da coronavirus Covid-19, Lega Pro ed Aic hanno ritenuto doveroso e prudente per la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori dei club, posticipare alla data del 3 aprile il termine fino al quale dovrà essere osservata la sosta delle attività, rimanendo invariate le prescrizioni che i tesserati dovranno osservare ed in particolare: evitare gli spostamenti in entrata e in uscita dal luogo di dimora o domicilio nel comune dove ha sede l’attività lavorativa ovvero dal differente luogo dove gli stessi effettivamente abitano, salvo le ipotesi legate a situazioni di necessità o motivi di salute; rimanere nella propria abitazione, in caso di febbre superiore a 37,5 gradi, limitando al massimo i contatti sociali, nonché di contattare il proprio medico curante; non uscire dalla propria abitazione per chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al virus”.
Intanto il Catania, tramite i suoi canali social, ha diffuso un videomessaggio del tecnico Cristiano Lucarelli nel quale si invita i tifosi e non solo a rispettare le norme in vigore e, se possibile, a donare sangue.

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