ROMA – Il consiglio della Figc ha ratificato il blocco di tutti i campionati fino al 3 aprile, come deciso dal nuovo decreto del governo per l’emergenza coronavirus.
La Federcalcio ha conferito delega al presidente federale Gabriele Gravina per allineare le disposizioni della Figc in materia ed eventualmente emanare il differimento delle scadenze per l’iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno.
Con riferimento al recupero delle gare della Serie A, tenuto conto che le altre Leghe non hanno scadenze internazionali e quindi una più ampia marginalità di programmazione, il presidente federale ha proposto alla Lega di Serie A, attraverso lo scivolamento delle giornate, di sfruttare tutte le date a disposizione fino al 31 maggio.
L’indicazione del termine temporale ipotizza dunque lo slittamento di una settimana della fine della stagione, a ridosso della data prevista per l’avvio di Euro 2020, il 12 giugno.
Qualora l’emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, il presidente Gravina ha sottoposto all’attenzione delle Leghe interessate alcune ipotesi su cui discutere nella riunione, già fissata, del consiglio federale del 23 marzo prossimo.
Senza alcun ordine di priorità, un’ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di campione d’Italia e conseguente comunicazione alla Uefa delle società qualificate alle coppe europee; un’altra sarebbe fare riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione; terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i play off per il titolo di campione d’Italia ed i play out per la retrocessione in Serie B.
Secondo quanto spiegato da Gravina si tratterebbe di una mini-competizione con “le prime quattro classificate nei play off e le ultime quattro ai play out”, fermo restando che sarà la Figc ad “indicare le squadre che hanno diritto alla partecipazione alle competizioni europee per club”.
Il numero uno federale ha comunque tenuto a precisare che “l’auspicio, e quindi anche l’augurio di una soluzione di questo grave problema che sta colpendo il nostro paese, è che si possa riprendere il campionato in tempi rapidi. Se il 3 aprile si potrà riprendere a giocare, sono state previste delle finestre per il recupero di queste giornate. Sempre seguendo il rispetto e l’equilibrio della competizione con slittamento del calendario”.
Nell’ipotesi “più negativa che ci siano problemi di ripartenza del campionato – ha aggiunto Gravina – ciascuna componente farà la sua proposta e il consiglio federale adotterà un principio mai previsto. Una ‘non assegnazione’ del titolo sarebbe un atto di grande mortificazione per il valore della competizione sportiva”. L’alternativa sarebbe quella dell’assegnazione “tenendo conto delle posizioni già consolidate in quel momento”.
Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, dal canto suo ha confermato che in caso di ritorno alla normalità dopo il 3 aprile “la speranza è quella di recuperare le partite di campionato oltre il 24 maggio”.
Molto dipenderà anche dalla decisione della Uefa su un eventuale slittamento degli Europei. Ipotesi sulla quale sta lavorando la Figc e altre federazioni europee. In ogni caso, precisa Ghirelli, “ogni decisione sarà presa dalle singole leghe (A, B e C, ndr) entro il 23 marzo, data del prossimo consiglio federale”.
I calciatori, tramite l’Aic, avrebbero chiesto di fermate anche gli allenamenti, con lo stop del campionato. Molti giocatori, in sostanza, chiedono di considerare questo stop come un periodo di ferie. Diversi club, dalla Fiorentina al Milan, hanno già sospeso gli allenamenti per diversi giorni, ma della richiesta Aic si occuperà nelle sue prossime riunioni la Lega di Serie A.