SIRACUSA – Ha avvertito i primi sintomi il 13 marzo. Oggi è chiuso in casa con febbre e tosse. Ma nonostante i due tamponi fatti ancora non sa se è positivo al coronavirus. E’ la drammatica storia di Fabrizio, 36 anni, messinese residente a Siracusa, che si dice pronto a denunciare tutto se domani gli diranno che anche l’ultimo tampone è stato smarrito.
“E’ una follia, una condizione surreale” afferma Fabrizio preoccupato per se stesso, ma al momento molto di più per la figlia di 4 anni che ha la febbre. “Mia figlia vive a casa con la nonna in questo momento, ma non so cosa fare. Ha la febbre e la tosse e non vorrei averla contagiata io”.
Fabrizio spiega che dopo contatti con il medico e l’Asp il 18 marzo ha effettuato il tampone e una tac toracica all’ospedale Umberto I. “Mi hanno mandato a casa in quarantena con la cura da eseguire. Giorno 24, dopo che da diversi giorni cercavo di mettermi in contatto con l’Asp, vengo a sapere che i tamponi eseguiti il 18 e il 19 sono stati smarriti, probabilmente perché Catania ha avuto un esubero. Giorno 25 ho rifatto il tampone”.
Fabrizio, che vive solo, accusa sempre gli stessi sintomi. “Ieri ho chiamato tutto il giorno per avere notizie e finalmente dopo diversi tentativi sono riuscito a parlare con un medico, ma ancora non ha avuto l’esito. Non voglio pensare come mi sentirei se domani mi dovessero dire che anche il secondo tampone si è perso”.
Undici giorni senza l’esito del tampone
Siracusa. Un messinese di 36 anni denuncia: "Mi hanno detto che è stato smarrito. E' una follia"