MODICA – Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha deciso di riaprire da domani il cimitero. A motivare la sua ordinanza il fatto che il camposanto si trovi fuori dal perimetro urbano. Ma la sua scelta è fortemente stigmatizzata dagli altri primi cittadini iblei, compreso il commissario straordinario di Vittoria, l’ex prefetto Filippo Dispenza, che lo invitano a revocare l’ordinanza.
“La decisione del sindaco di Modica di autorizzare autonomamente ed illegittimamente l’apertura del cimitero – scrivono i sindaci iblei – è un fatto grave che crea confusione e disorientamento nella comunità tutta, sentimenti che potrebbero sfociare in una ribellione sociale qualora non venisse revocata con urgenza.
A prescindere dall’illegittimità della decisione, in relazione alla quale attendiamo un intervento urgente da parte delle Autorità deputate al controllo del rispetto dei provvedimenti governativi, è evidente – si legge ancora nella missiva – che va stigmatizzato il comportamento di qualsiasi amministratore locale che, in un momento di particolare emergenza sanitaria e sociale come quello che stiamo vivendo, assuma iniziative estemporanee in assoluto dispregio anche dei principi irrinunciabili ed inderogabili di univocità di approccio e di azione, al cospetto in particolare di temi che toccano le corde emotive più sensibili di ogni cittadino come quello in questione”.
Modica, scoppia la guerra del cimitero
Disposta l'apertura, levata di scudi degli altri sindaci iblei: "Decisione che rischia di provocare una ribellione sociale". VIDEO