Ecco, nel dettaglio, le misure previste dal nuovo Dpcm sulla Fase 2.
EDILIZIA. Ripartono domani le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Sempre domani riparte il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia.
CANTIERI PRIVATI. Dal 4 maggio partono tutte le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e i cantieri privati. In attesa sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro.
TAKE AWAY. Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.
SPORT. Può ripartire l’attività motoria individuale anche distante da casa. Dal 4 maggio via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali. Per gli sport di squadra l’orientamento è quello di attendere il 18.
I PARCHI E GIARDINI PUBBLICI. Riapriranno il 4 maggio. L’orientamento è di permettere che all’aperto possa stare vicino un numero molto limitato di persone se componenti di una stessa famiglia. Resteranno chiuse le aree per i bambini.
NEGOZI E PARRUCCHIERI. Il commercio al dettaglio ripartirà il 18. L’obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività. Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno.
RISTORANTI E MUSEI. I musei riaprono il 18 maggio. La data giusta per i ristoranti dovrebbe essere il primo giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.
MEZZI PUBBLICI. Gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali.
SPOSTAMENTI. Dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. Ancora in ballo la decisone sull’autocertificazione per gli spostamenti nel comune. Resta il divieto di spostamento al di fuori della regione, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. E’ possibile rientrare dall’estero in Italia per incontrare i congiunti o per rientrare nel proprio domicilio o residenza. Gli italiani che rientrano in patria, al momento dell’arrivo, dovranno comunicare i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di quarantena, il mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere la stessa e il proprio recapito telefonico. La consegna del modulo con le motivazioni del rientro in Italia va inoltre consegnata “all’atto dell’imbarco sul trasporto di linea aereo, marittimo, lacuale, ferroviario o terrestre”.
FUNERALI. Nessun via libera alle messe. Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone.
SCUOLA. Gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre. Il governo sta lavorando per definire le modalità per far svolgere “in presenza, ma in piena sicurezza” gli esami di Stato.
OBBLIGO MASCHERINE. Confermato l’obbligo di mascherine nei luoghi confinati aperti al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo di mascherine i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.
Questi, invece, i protocolli allegati al nuovo Dpcm per la Fase 2 delle riaperture, parte integrante delle nuove regole che andranno rispettate a partire dal 4 maggio.
PROTOCOLLO SINDACATI-IMPRESE. Aggiornato il 24 aprile l’accordo già siglato il 14 marzo, si va dall’utilizzo delle mascherine per chi condivide spazi comuni al distanziamento delle postazioni, dalle sanificazioni degli ambienti al ricorso allo smart working. Previste anche sanzioni, con la sospensione temporanea per le imprese che non applicano le regole.
PROTOCOLLO CANTIERI. Anche sui cantieri misurazione della temperatura prima dell’accesso, presidio sanitario per i cantieri di grandi dimensioni (oltre 250 unità), accesso agli spazi comuni (comprese mense e spogliatoi) contingentato, con ventilazione continua dei locali, tempo di sosta ridotto e distanza di 1 metro tra le persone.
PROTOCOLLO TRASPORTI E LOGISTICA. Distanza di almeno un metro, sanificazione degli ambienti, dispenser per il disinfettante sono solo alcune delle regole per le aziende del trasporto e della logistica, oltre che per i passeggeri dei mezzi di trasporto. Dagli aerei ai treni al tpl, separazione entrata e uscita. mascherine (anche di stoffa) e distanziamento sono la priorità, oltre ai marker sui sedili per garantire il distanziamento sui mezzi. Sui taxi, infine, mascherine, distanziamento sui sedili (per le vetture a sei posti, vanno occupati due sedili per fila) e l’invito a dotare le vetture di apposite paratie.
Scheda: riaperture e protocolli nel dettaglio
Tutte le misure previste dal nuovo Dpcm sulla Fase 2