ROMA – “Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore”. Lo ha ribadito il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli intervenuto a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital rispondendo a chi gli chiedeva quando fosse possibile una ripartenza. “Dobbiamo usare misure forti e precauzionali – ha aggiunto -, anche perché non è esclusa la possibilità che vi possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina”.
Borrelli è poi tornato sulla circolare del Viminale che ha suscitato diverse polemiche sottolineando che non ha introdotto alcuna novità. “Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa”.
Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane. Il coronavirus – ha concluso – cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo”.
Anche Gianni Rezza, a capo delle Malattie infettive dell’Iss e membro del comitato tecnico scientifico della Protezione civile, ha fatto il punto durante la conferenza stampa odierna sul focus epidemiologico: “Senza misure in 6 mesi avremmo avuto immunità di gregge con un grande numero di morti e feriti”. Rezza ha parlato pure di “moderato ottimismo” per le regioni del sud Italia: “Se avessimo mollato al Sud avremmo avuto tante Codogno”. Ci sarà una fase 2? “Se ci sarà dovrà essere graduale per minimizzare il rischio di una ripresa del numero dei casi”, ha concluso.
“Passeremo anche l’1 maggio a casa”
Coronavirus. Borrelli: "Ancora ci aspettano molte settimane di isolamento, troppo presto per pensare all'ora d'aria". Rezza (Iss): "Se avessimo mollato al Sud avremmo avuto tante Codogno"