CATANIA – I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato Mario Maurizio Calabretta, 32 anni e Pietro Masci, 37 anni, per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, nonché solo per il secondo arrestato la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e la violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Dopo aver notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione di Masci, ubicata in via Pantelleria nel quartiere di San Giovanni Galermo, i militari dell’Arma hanno deciso di effettuare una perquisizione, ma si sono imbattuti in un giovane impiegato da vedetta che ha subito attivato una porta blindata.
Masci, resosi conto dell’indesiderata visita dei carabinieri, ha consentito l’ingresso ed in una stanzetta è stato rinvenuto un borsone contenente: 70 grammi di cocaina, 50 dosi di marijuana, 110 euro in contanti, una ricetrasmittente per le comunicazioni con le vedette, un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento ed un block-notes dov’erano annotate le transazioni riferibili allo smercio delle sostanze stupefacenti.
Nel corso della perquisizione, l’uomo ha incitato moglie e figli ad una reazione contro i carabinieri che in pochi minuti sono stati aggrediti anche da un discreto numero di vicini di casa. Nel parapiglia generale è entrato in azione anche Calabretta. Nonostante il caos, i militari dell’Arma sono comunque riusciti ad ammanettare Masci ed a farlo salire sull’auto.
I militari sono stati successivamente refertati dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi Centro” dove sono stati giudicati guiaribili con prognosi variabili fra 7 e 30 giorni. Calabretta e Masci sono stati rinchiusi nel carcere messinese di Gazzi.
Carabinieri aggrediti a S. Giovanni Galermo
Parenti e vicini di casa di un arrestato per spaccio di droga si sono scagliati contro i militari durante una perquisizione. VIDEO