Aumenta di 34 unità il numero degli attuali positivi al coronavirus in Sicilia. Dato in calo rispetto a ieri (+44) soprattutto se rapportato al numero di tamponi eseguiti (ieri 1.393, oggi 2.581). Aiuta, in tal senso, anche la crescita dei guariti (20, ieri erano stati 5).
Secondo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola aggiornato alle ore 17 di oggi (mercoledì 8 aprile), dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 27.438 (+2.581 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.159 (+62), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.893 persone (+34), 133 sono guarite (+20) e 133 decedute (+8). Degli attuali 1.893 positivi, 628 pazienti (-7) sono ricoverati – di cui 65 in terapia intensiva (-8) – mentre 1.265 (+41) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 110 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 94 (22, 5, 8); Catania, 560 (148, 32, 54); Enna, 279 (171, 1, 16); Messina, 330 (144, 20, 26); Palermo, 286 (70, 31, 12); Ragusa, 49 (9, 4, 3); Siracusa, 84 (44, 29, 9); Trapani, 101 (20, 9, 4).
RSA VILLAFRATI: OTTAVO MORTO. Un uomo di 74 anni è morto questa mattina all’hospital Covid di Partinico (Pa). Era uno degli assistiti della Rsa Villa delle Palme di Villafrati. Salgono così a otto gli anziani morti dall’inizio della pandemia nella struttura sanitaria nel paese palermitano dove è scoppiato il primo focolaio e istituita la zona rossa. In ospedale sono ancora ricoverati due donne in Rianimazione, una che viene sempre dalla Rsa di Villafrati e una donna che proviene dalla clinica Villa Maria Eleonora di Palermo. Nel Covid Hospital di Partinico sono ricoverati altri 11 pazienti, le loro condizioni non sono gravi. Nell’ospedale ci sono 50 posti letto per pazienti in osservazione e 50 posti in rianimazione.
DUE MORTI A PALERMO E TERMINI IMERESE. Un’altra vittima del Coronavirus in Sicilia, un uomo di 74 anni di Termini Imerese (Pa), che era un asintomatico positivo. Quando ha manifestato i sintomi dell’epidemia, è stato ricoverato a Palermo in terapia intensiva. Ma non ce l’ha fatta. L’uomo potrebbe essere stato contagiato dopo un viaggio in Lombardia.
E’ morto all’ospedale Cervello di Palermo il pensionato di 83 anni di Lascari (Pa) contagiato dal Coronavirus durante un viaggio in Germania. L’uomo si era recato dal figlio e, quando era rientrato, aveva partecipato a vari incontri e a una cena sociale. Circa ottanta persone che erano venute in contatto con lui si erano volontariamente messe in quarantena. Negli ultimi giorni le condizioni del pensionato si sono aggravate e ora è morto nel reparto di terapia intensiva dove era stato trasferito.
UN MORTO A BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Una donna di 92 anni, già affetta da altre patologie, è morta nell’ospedale ‘Cutroni Zodda’ di Barcellona Pozzo di Gotto per insufficienza cardiorespiratoria. La paziente era risultata positiva al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono 26 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia. Inoltre, si sono registrate due nuove guarigioni di pazienti che erano risultati affetti da Covid-19: si tratta di una donna di 87 anni, ricoverata all’ospedale ‘Papardo’ e di un uomo di 55 anni al Policlinico ‘G. Martino’ di Messina. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 sono così 20. I dati forniti sono registrati alle 11 di oggi.
POSITIVO IL SINDACO DI TROINA. E’ positivo al Covid-19 il sindaco di Troina, Fabio Venezia. Lo conferma l’esito del tampone anche se il sindaco, che già aveva un inizio di polmonite e presentava tutti i sintomi da infezione di coronavirus, è in isolamento da giorni e le sue condizioni sono in miglioramento. Intanto, continuano a rimanere stabili i numeri dei contagi all’Oasi Maria Santissima, con cento pazienti e 57 operatori infetti, mentre si attende l’esito degli altri quasi 200 tamponi che sono stati effettuati ieri a ricoverati e operatori dell’istituto.
NUOVE MISURE ANTICONTAGIO PER CASE DI RIPOSO. Misure speciali per le case di riposo siciliane. E’ una delle nuove azioni di contrasto e prevenzione messe in atto dall’assessorato regionale alla Salute per contenere ulteriormente ogni forma di possibile contagio dal coronavirus in strutture destinate a persone già oggetto di altre precise disposizioni. Nello specifico, per le case di cura, oltre ad un vademecum, sono previsti dei controlli e degli screening periodici su ospiti e personale attraverso il tampone o test sierologici. Inoltre in ciascuna struttura sarà necessario individuare un responsabile del biocontenimento che avrà il compito di sovrintendere a tutte le azioni di prevenzione come, ad esempio, garantire la tracciabilità degli operatori sanitari e di tutto il personale.
Proprio i dipendenti dovranno essere formati anche sul corretto uso e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale ed andranno implementate anche le pulizia delle strutture. Fra le misure adottate anche il divieto assoluto di visite dall’esterno di parenti e conoscenti e l’organizzazione di attività ludiche e ricreative e la somministrazione dei pasti in ambienti comuni. La misura, che trae spunto da un’articolata relazione redatta da Giuseppe Nunnari, Emmanuele Venanzi Rullo (Università di Messina), Bruno Cacopardo e Manuela Ceccarelli (Università di Catania), incoraggia le case di cura ad adoperare le tecnologie digitali, come le videochiamate mediante smartphone e tablet, per assicurare il contatto tra gli ospiti e i loro familiari. Il vademecum sarà inoltrato alle case di riposo censite.
DICIOTTO POSITIVI IN CLINICA PALERMITANA. Diciotto positivi al coronavirus alla Villa Maria Eleonora, la clinica palermitana dove si eseguono delicati interventi cardiochirurgici. La più grave è una donna di 73 anni che è stata trasportata all’Hospital Covid di Partinico. La struttura è stata messa in quarantena. Ancora non si conosce quanti tra i nuovi 12 positivi sono medici o pazienti. Da ieri il personale è blindato nella struttura. Medici e operatori che non erano di turno sono stati posti in quarantena obbligatoria a casa.
STUDENTE TORNA A CANICATTI’ DALLA SPAGNA: POSITIVO. Secondo caso di studente rientrato dalla Spagna risultato positivo al Civid-2019 al termine delle due settimane di quarantena a Canicattì in provincia di Agrigento. Il giovane era rientrato in città direttamente dallo stato dove studiava. A titolo precauzionale si era messo in quarantena ed essendosi autoregistrato sul sito dell’assessorato regionale alla Salute. Da qui il tampone che è risultato positivo e quindi l’obbligatorietà a un nuovo periodo di quarantena assieme agli altri componenti della famiglia per i quali è prevista l’effettuazione dei test.
IN ITALIA RECORD DI GUARITI: 2.099 IN UN SOLO GIORNO. Ancora 542 morti in Italia. Sono 17.669 le vittime complessive, martedì l’aumento era stato di 604. Il dato è stato reso noto dalla protezione civile. I nuovi malati sono complessivamente 95.262, con un incremento rispetto a ieri di 1.195. Martedì l’incremento era stato di 880. Il numero dei contagiati totali – compresi morti e guariti – è di 139.422, con un incremento rispetto a ieri di 3.836.
Per il quinto giorno consecutivo calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.693 i pazienti nei reparti, 99 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.257 sono in Lombardia, in calo di 48 rispetto a ieri. Dei 95.262 malati complessivi, 28.485 sono poi ricoverati con sintomi – 233 in meno rispetto a ieri – e 63.084 sono quelli in isolamento domiciliare.
Sono 26.491 le persone guarite, 2.099 in più di ieri. E’ l’incremento più alto mai registrato dall’inizio dell’emergenza. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.555.
“Ci sono ad oggi 26.491 guariti, con il nuovo record di 2.099 guariti in più rispetto a ieri – ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile -. I guariti degli ultimi 10 giorni sono pari al 50 per cento del totale da inizio epidemia”.
OMS: “DIFFICILE RIAPRIRE IN QUESTA FASE”. “Aprire o pensare di aprire in questa fase è abbastanza difficile, non siamo in una diminuzione netta ma in un rallentamento della velocità”. Così ha affermato il vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra sottolineando che “c’è un serbatoio di asintomatici che continua a garantire la circolazione del virus”.
“Si potrebbe pensare a riaperture per classe di lavoro, tipologia geografica e classe di età ma sempre con un occhio a una diminuzione marcata di questa curva che ancora non c’è. Non credo che il governo italiano voglia procedere alla riapertura senza pensare a questo rischio”, ha spiegato.
“E’ ovvio che continuare con queste misure di contenimento ci può portare all’abbattimento della curva”, ha risposto Guerra a chi gli chiedeva se fosse possibile ridurre i divieti e le limitazioni agli spostamenti.
“Sappiamo che siamo in un momento in cui la curva sta diminuendo, ma sappiamo anche che può risalire appena ci sono nuovi focolai. E dunque abbandonare i provvedimenti presi sarebbe deleterio e vanificherebbe tutti i sacrifici e le misure prese finora. Vediamo una prospettiva di vittoria ma non abbiamo vinto – conclude Guerra -. È il momento di serrare le fila”.
Coronavirus: +34 positivi in Sicilia
Crescita contenuta: 1.893 gli attuali malati, aumentano i guariti. Ottava vittima tra gli assistiti della Rsa di Villafrati. Tre morti a Palermo, Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto. Positivo il sindaco di Troina, 18 casi in una clinica palermitana. Nuove misure anticontagio per le case di riposo. In Italia record di guarigioni: 2.099 in un giorno. L'Oms: "Deleterio allentare restrizioni"