Coronavirus, Sicilia stabile: +21 contagi. Dimezzato il numero dei tamponi

Catania: dimessa 75enne con Covid, diabete e broncopatia. In Italia meno malati, ma non si attenua il bilancio delle vittime. Morte tre anziane a Partinico e Messina, un sanitario positivo nell'ospedale di Avola

Sono 21 in più gli attuali positivi da coronavirus in Sicilia (ieri erano 20). Il totale nell’Isola sale dunque a 2.071, secondo i dati aggiornati alle 16 di oggi.
Dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 37.877 (+566 rispetto a ieri, il giorno prima erano stati il doppio); 255 persone sono guarite (+18) e 175 decedute (+4).
Degli attuali 2.071 positivi, 605 pazienti (0) sono ricoverati – di cui 53 in terapia intensiva (+2) – mentre 1.466 (+21) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 127 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta 117 (22, 8, 10); Catania 593 (128, 59, 63); Enna 293 (177, 21, 21); Messina 358 (133, 45, 36); Palermo 327 (71, 41, 23); Ragusa 58 (6, 4, 5); Siracusa 87 (55, 58, 11); Trapani 111 (13, 17, 5).
 
DIMESSA ANZIANA A CATANIA. Ad aspettarla davanti all’ambulanza che l’ha riportata a casa c’erano tutti, medici e infermieri dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania. Una signora di settantacinque anni (G. G), arrivata in ospedale il 29 marzo scorso dopo una settimana in preda a un forte stato febbrile, ha subito manifestato i sintomi peggiori del Covid, ritrovandosi nel giro di poche ore ricoverata in terapia intensiva, positiva al coronavirus.

Immediatamente intubata, la paziente ha subito reagito alle terapie di protocollo, nonostante la sussistenza di numerose problematiche connesse ad altre patologie, quali il diabete, l’ipertensione e una broncopatia cronica, arrivando a ritrovare una ventilazione semispontanea già nel volgere di 24 ore, alternando quindi una certa autonomia alla ventilazione artificiale. Quindi la progressiva guarigione. “Siamo davvero orgogliosi di questo risultato”, ha detto il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola.
ITALIA: MORTI IN AUMENTO. Sono 21.067 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 602. Ieri l’aumento era stato di 566. Il dato è stato reso noto dalla protezione civile. Dunque la strage non accenna ad attenuarsi.
Sono complessivamente 104.291 i malati, con un incremento di 675 rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 1.363. Si tratta dell’aumento più contenuto da oltre un mese: il 6 marzo i nuovi malati conteggiati furono infatti 620.
Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: sono 3.186 i pazienti nei reparti, 74 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.122 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 104.291 malati complessivi, 28.011 sono ricoverati con sintomi, 12 in meno rispetto a ieri, e 73.094 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 37.130 le persone guarite, 1.695 più di ieri. L’aumento precedente era stato di 1.224.
LA 95ENNE NON CE LA FA. Una 95enne, affetta da altre patologie e risultata positiva al Covid-19 è morta nel Policlinico di Messina. Dall’inizio dell’emergenza sono 36 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia. Nello stesso ospedale è guarito un 49enne, positivo al Covid-19, che era ricoverato da circa 3 settimane, facendo salire a 45 il numero di persone guarite nel Messinese.
UNDICI ANZIANI MORTI A VILLAFRATI. Salgono a undici gli anziani morti che erano assistiti nella Rsa Villa delle Palme a Villafrati, nel Palermitano, dove si è sviluppato uno dei focolai in Sicilia e che è stata dichiarata “zona Rossa” dal presidente della Regione. La vittima è una donna di 86 anni che era ricoverata nell’ospedale Covid di Partinico.
Nella struttura sono complessivamente 74 le persone risultate positive, 24 operatori e 50 anziani. Sempre al Covid Hospital di Partinico è morta un’altra anziana della provincia di Caltanissetta.
UN SANITARIO POSITIVO IN OSPEDALE AVOLA. Accertato un caso positivo di un operatore socio sanitario all’ospedale di Avola, nel Siracusano. Lo comunica l’Asp che rende noto che per altri operatori sanitari sottoposti a controllo è in fase di definizione la procedura dell’analisi dei tamponi per l’accertamento della positività o meno. “Tutti gli operatori sanitari sottoposti a controllo sono stati precauzionalmente allontanati dal lavoro e posti in isolamento domiciliare – continua la nota -. Ogni qualvolta viene accertato anche un solo caso dubbio scattano le procedure che prevedono anche la sanificazione e nebulizzazione degli ambienti interessati nonché il controllo dei pazienti ricoverati. I tamponi effettuati a questi ultimi hanno dato tutti esito negativo”.
TRE PAZIENTI GUARITI A CALTAGIRONE. Tre pazienti guariti dal Covid dimessi dall’Uoc di Malattie infettive dell’ospedale Gravina di Caltagirone. Sono un 57enne e due donne, di 57 e 59 anni, tutti residenti nel Calatino. Per loro i tamponi di controllo sono risultati negativi. I pazienti sono stati tutti ricoverati nella prima metà di marzo e sono stati trattati con terapia standard che combina l’utilizzo di azitromicina, idrossiclorochina e antivirale. Presso l’Uoc di Malattie infettive sono, adesso, 33 i pazienti ricoverati, di cui 30 per Covid-19. Tre pazienti, guariti clinicamente dal Covid, sono in attesa del secondo tampone di controllo che, se negativo, consentirà la dimissione.

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