CATANIA – Incrementare e rafforzare le iniziative di vigilanza e controllo del territorio con modalità visibili e dinamiche soprattutto nelle zone più esposte a rischio da parte di forze dell’ordine, polizia provinciale e il corpo forestale della Regione che effettueranno pattugliamenti, verifiche e controlli nelle zone rurali seguendo una ‘mappatura’ degli impianti di coltivazione maggiormente a rischio messa a punto dall’amministrazione comunale. E’ quando deciso dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato e presieduto dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino, dopo i gravi danneggiamenti di agrumeti a Mineo.
Il Comitato ha auspicato “la responsabile collaborazione di tutti, al fine di contribuire alla realizzazione di un sistema di sicurezza partecipata che registri l’apporto, per quanto possibile, di ogni attore interessato alla prevenzione di atti criminosi sul territorio, soprattutto rivolti presso proprietà private”.
Che si può “esplicare in vario modo, non solo con le denunce e le segnalazioni, ma anche con interventi di incremento dell’illuminazione pubblica e privata, con la realizzazione di impianti di videosorveglianza a tutela della proprietà privata e l’attivazione di misure di difesa passiva”.
Iniziative che erano state già “condivise nelle diverse riunioni dello scorso anno di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltisi anche con autorità regionali e organizzazioni di categoria”.
Le amministrazioni comunali sono state incentivate a “incrementare la partecipazione della cittadinanza con segnalazioni tempestive alle forze dell’ordine sulla presenza di persone e autovetture ‘sospette’ e con l’incoraggiamento ai produttori e ai coltivatori a denunciare gli atti delittuosi”.
È stato rinnovato “l’invito ai produttori e coltivatori agricoli a prevedere l’impiego di guardie particolari giurate per vigilare le proprietà private, attività ‘sussidiarie’ di particolare rilievo a supporto ed ausilio delle forze dell’ordine”. È stato richiamato, infine, “l’avanzato stato di definizione del progetto di un sistema di videosorveglianza in ambito rurale da finanziare con fondi messi a disposizione del ministero dell’Interno a favore della Regione siciliana, progettazione che coinvolge tutte le province della zona orientale dell’isola con una ‘mappatura’ delle aree a rischio a per la migliore collocazione degli apparati di controllo del territorio”.
Si danneggiamenti le forze dell’ordine e la polizia giudiziaria hanno avviato le indagini e sperano che “i cittadini possono offrire un proprio contributo di conoscenza o di indicazione per agevolare e arricchire le iniziative in corso”.
A fronte dei 18 atti di danneggiamento in genere verificatisi nel 2018 e 20 nel 2019, durante quest’anno sono stati denunciati 6 eventi, di cui 4 sono quelli accertati il 23 aprile scorso. Riguardo ai furti di agrumi nel primo quadrimestre del 2020 sono state presentate due denunce con una riduzione del 60% sugli analoghi quadrimestri del 2018 e 2019. Contestualmente nel 2019 c’è stato un incremento del 50% dei reati con autori noti ed identificati che sono stati perseguiti.
Per il primo quadrimestre del 2020 sono stati denunciati due episodi, uno dei quali scoperto con deferimento in stato d’arresto dell’interessato. Anche per i furti in genere, a Mineo, è stato evidenziato un andamento decrescente per i primi mesi dell’anno in corso.
Danni agli agrumeti catanesi: sì a linea dura
Episodi in aumento, dalla prefettura l'input di rafforzare la vigilanza