PALERMO – “In Sicilia è stato ignorato il piano per per combattere le pandemie, pronto da agosto del 2009 e mai attuato. E ora la sanità dell’Isola paga il conto di questa negligenza”.
Così il segretario della Cisl Fp Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, che ricostruisce le tappe di questa vicenda: “Ad agosto del 2009 l’assessore alla Salute allora in carica Massimo Russo emana un decreto con il quale si predisponevano le linee guida del piano pandemico recependo le direttive nazionali, che a loro volta accoglievano le indicazioni della comunità internazionale”.
Nel decreto, all’articolo 6, si prevede la “formazione di tutti gli operatori sanitari quale l’elemento cardine per conseguire prestazioni di qualità e assicurare: omogeneità di conoscenze e di informazione alla popolazione, uniformità e condivisione dei protocolli e dei flussi informativi”, mentre con il precedente articolo 5 si prevede che “ogni Azienda deve stimare il fabbisogno di Dpi e la fornitura alle strutture di ricovero, ambulatori, 118, Mmg e Pls”.
La direttiva è stata disattesa, secondo la Cisl Fp Palermo Trapani, non si è mai dato seguito a questo decreto che per legge avrebbe dovuto essere aggiornato ogni tre anni e invece è rimasto lettera morta. “Le conseguenze di tale negligenza stanno nei numeri – aggiunge Geraci – oggi si registrano un elevato numero di contagiati tra il personale medico, infermieristico e assistenziale e alcuni decessi”.
“E con il paradosso che proprio le strutture di Emergenza e Urgenza, 118, Pronto Soccorso, Terapie Intensive e Sub Intensive risultano essere una, se non la maggiore, fonte di contagio e trasmissione del Covid-19”.
Secondo la Cisl Fp, “è giusto in questo delicato momento emergenziale richiamare la cittadinanza ad assumere atteggiamenti responsabili, ma è altrettanto doveroso ricercare le responsabilità di coloro chiamati ad adempiere e alla prova dei fatti non hanno provveduto”.
“In Sicilia ignorato piano contro pandemie”
La denuncia della Cisl: "Era pronto ad agosto 2009 e non è mai stato attuato"