Sono 2.001 gli attuali positivi al coronavirus in Sicilia. Rispetto a ieri l’incremento è di 34 unità, poco più alto del dato del giorno precedente (+25) ma a fronte di un numero maggiore di tamponi eseguiti (2.631 contro 2.414). Segnali positivi dai ricoveri e dai guariti. Scendono per il secondo giorno di fila, seppur di poco, i malati nella provincia di Catania (-3 rispetto a ieri).
Secondo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola aggiornato alle ore 17 di oggi (sabato 11 aprile), dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 33.787. Di questi sono risultati positivi 2.364 (+62), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.001 persone (+34), 209 sono guarite (+22) e 154 decedute (+6).
Degli attuali 2.001 positivi, 620 pazienti (-10) sono ricoverati – di cui 58 in terapia intensiva (-4) – mentre 1.381 (+44) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 120 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 107 (23, 6, 9); Catania, 567 (132, 56, 55); Enna, 286 (180, 16, 19); Messina, 354 (139, 34, 34); Palermo, 307 (78, 39, 17); Ragusa, 55 (8, 4, 5); Siracusa, 100 (46, 36, 10); Trapani, 105 (14, 16, 4).
BIMBA DI 10 MESI POSITIVA AD AVOLA. Una bimba di dieci mesi è risultata positiva al Covid-19 e ci stiamo adoperando per assistere la famiglia”. Così il sindaco di Avola, Luca Cannata, nel corso di una diretta social. “Nessuno è immune al virus – dice – e quanto sta accadendo alla bambina è drammatico. Intendiamo ricostruire la rete dei contatti per risalire al contagio”
50ENNE MORTA AL CANNIZZARO. Una 50enne di Pagliara (Me), positiva al Covid-19, da tempo in dialisi, è morta all’ospedale Cannizzaro di Catania dove sarebbe dovuta essere sottoposta a un intervento ai reni. Il sindaco di Pagliara (Me), Sebastiano Antonio Gugliotta, ha espresso “il più profondo rammarico suo e di tutta la comunità per la prematura scomparsa della donna”.
DUE DONNE DECEDUTE NEL MESSINESE. Una donna di 87 anni, nel policlinico Martino di Messina e un’altra di 95 anni, nell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, sono morte oggi. Entrambe già affette da altre patologie, erano risultate positive al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono 34 in totale i decessi di persone affette da coronavirus avvenuti a Messina e in provincia: 21 al Policlinico di Messina, 8 all’ospedale ‘Cutroni Zodda’ di Barcellona, 4 all’ospedale Papardo di Messina e 1 in una casa di cura privata di Messina. Al contempo, si sono registrate 10 nuove guarigioni di pazienti che erano risultati affetti da Covid-19: quattro uomini rispettivamente di 70, 66, 41 e 31 anni e una donna di 28 anni all’ospedale di Barcellona; due uomini di 74 e 57 anni e tre donne di 73, 68 e 18 anni al Policlinico di Messina. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 sono ora 34.
ITALIA OLTRE 100 MILA MALATI. Sono complessivamente 100.269 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.996. Venerdì l’incremento era stato di 1.396. Le persone guarite sono 32.534 (2.079 più di ieri, l’aumento nel giorno precedente era stato di 1.985).
Calano ancora per l’ottavo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.381 i pazienti nei reparti, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 sono in Lombardia, in calo di 28 rispetto a ieri. Dei 100.269 malati complessivi, 28.144 sono poi ricoverati con sintomi – 98 in meno rispetto a ieri – e 68.744 sono quelli in isolamento domiciliare.
“VACCINO IN TEMPI RAPIDI”. “Prepariamoci per l’autunno, tutti coloro che si devono vaccinare per l’autunno lo facciano. Mai come quest’anno sarò molto importante vaccinarsi”, ha detto Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico-scientifico, nella conferenza stampa alla Protezione civile.
“Normalmente – ha aggiunto Villani – per arrivare ad un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest’occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino. Il vaccino contro il virus sta facendo un percorso che è a tempi di record. Credo si possa essere fiduciosi per ottenere qualcosa in tempi straordinariamente rapidi e questo ci conforta molto. Ma è anche l’occasione per ribadire che il percorso vaccinale di ogni bambino può e deve essere garantito e continuato, a maggior ragione in questo periodo”.
PALERMO: TUTTI TRASFERITI I POSITIVI DELLA CLINICA-FOCOLAIO. “Quattordici pazienti positivi trasferiti ieri in centri Covid, tre operatori sanitari risultati positivi, di cui 2 in isolamento domiciliare dal 7 aprile, trasferiti all’Hotel San Paolo, nessun paziente od operatore positivo ai tamponi effettuati, e di cui si hanno i risultati, è attualmente presente a ‘Maria Eleonora Hospital’. Inoltre, 14 pazienti negativi sono stati dimessi con indicazione all’isolamento domiciliare”. Lo precisa in una nota la direzione della struttura privata palermitana.
Nella clinica ci sono 25 pazienti: 18 ricoverati, il cui risultato del tampone è negativo, in aree già sottoposte a controllo e sanificazione, e sette ricoverati in attesa dei risultati dei tamponi effettuati già posti a suo tempo in area isolata. “Questi ultimi, qualora risultassero negativi, saranno anch’essi dimessi, mentre – si legge nella nota della direzione – gli operatori sanitari con tampone negativo tornano a casa per poi riprendere la normale turnistica lavorativa”. In queste ore si è iniziata l’igienizzazione e sanificazione di tutte le aree dell’ospedale di alta specialità, a seguito della quale – effettuata ogni altra necessaria verifica sanitaria – riprenderà la normale attività anche di supporto ad Asp Palermo. “Consapevole dello stato di comprensibile apprensione in cui vivono in queste ore i familiari dei pazienti ricoverati – spiega la direzione sanitaria di Maria Eleonora Hospital – proseguono i contatti verso i familiari più stretti, per dare informazioni sullo stato di salute e psico-fisico dei degenti attualmente in struttura”.
DIMESSO PRIMO PAZIENTE AD ACIREALE. Un primo paziente è guarito dal Covid-19 all’ospedale di Acireale ed è stato dimesso. E’ un 69enne del catanese che era ricoverato nell’Uoc di Anestesia e rianimazione. E’ stato curato con terapia standard associata all’utilizzo degli anticorpi monoclonali, dapprima con il tocilizumab e successivamente con il siltuximab, un nuovo farmaco utilizzato in fase sperimentale nei pazienti con Covid-19.
Per lui i tamponi di controllo sono risultati negativi e ha fatto rientro a casa. Nella Terapia intensiva dell’ospedale di Acireale sono quattro i pazienti ricoverati, di cui tre per Covid-19. “Le strategie terapeutiche stanno dando buoni risultati – spiega il direttore dell’Uos di Anestesia e rianimazione, Giuseppe Rapisarda – così come sono significativi i risultati che si stanno conseguendo grazie alle misure di contenimento disposte dai governi nazionali e regionali”.
Regge la Sicilia: 2.001 gli attuali positivi. Bimba di 10 mesi contagiata ad Avola
"Vaccino? Percorso a tempi di record"
Coronavirus: migliora il dato dei ricoveri (-10) e dei guariti (+22). Diminuiscono i casi nel Catanese. Due donne morte a Messina, una al Cannizzaro. Italia oltre quota centomila, ma scendono ancora malati in terapia intensiva