PALERMO – ”Rispettare gli spazi personali degli adolescenti, aiutandoli a definire nell’arco della giornata i tempi per riposo, studio e svago, coinvolgerli nella strutturazione della giornata, includendo le loro idee e i loro desideri, creare momenti di condivisione, anche ludica, tenerli aggiornati su notizie e andamento della situazione fuori casa”.
Sono i consigli che l’Ordine degli psicologi di Sicilia rivolge ai genitori per gestire al meglio il rapporto con i figli adolescenti in questo periodo di limitazioni e cambiamenti con l’emergenza coronavirus.
Dalla scuola interrotta, alla voglia di ‘ribellione’, il delicato mondo degli adolescenti rischia, secondo gli psicologi siciliani, di essere il ‘grande dimenticato’ in una fase della vita in cui i contatti con il mondo esterno rappresentano la modalità elettiva per esplorare, sperimentare e conoscersi, l’isolamento forzato ”diventa una dimensione critica all’interno della quale l’adolescente va aiutato e sostenuto”.
La paura di rimanere soli, la noia, la convivenza forzata ”mettono a dura prova la condizione di isolamento che gli adolescenti stanno sperimentando, con il rischio di percepire la propria casa come ‘prigione’, ma isolamento non è sinonimo di prigione e sentirsi parte di un sistema familiare, che accoglie e riconosce le proprie paure e i propri bisogni, diventa l’elemento che trasforma la sfida in opportunità”.
”I nostri ragazzi andrebbero aiutati, in questo non tempo – spiega la consigliera dell’Ordine, Liviana Sciacca – a scandire e regolare un nuovo tempo impastato di noia, responsabilità, curiosità, contatti che si mantengono e si rinnovano scovando altre strade; aiutati anche nel percepire la propria famiglia come piccola comunità che protegge, stimola e si prende cura l’uno dell’altro”.
“Rispettate e informate gli adolescenti”
Coronavirus. I suggerimenti degli psicologi siciliani ai genitori: "Come contrastare ribellione e noia"