In Sicilia una nuova stretta per le feste. “Picco il 22 marzo, ora lenta decrescita”

L'assessore Razza all'Ars: "Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio sono momenti in cui non possiamo allentare la tensione. L'età media dei pazienti è di 57 anni, Oasi di Troina cluster non ancora circoscritto"

“Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio sono tre momenti in cui il possibile allentamento della tensione potrebbe comportare il venire meno delle misure di contenimento sociale e non possiamo permettercelo”.
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, annuncia all’Assemblea siciliana una nuova ordinanza presidenziale con ulteriori misure “difensive” per contenere i contagi che sono comunque in calo da tre giorni.
“Contenimento sociale come misura principale – ha aggiunto Razza – tamponi sui soggetti individuati e test sierologici su larga scala sono i tre aspetti che possono consentire una graduale apertura della cosiddetta fase 2, di natura sanitaria e soprattutto per gli aspetti economici e commerciali”.
Intanto, una circolare del capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti, precisa che durante la chiusura domenicale e nei giorni festivi delle attività commerciali disposta con ordinanza dal presidente della Regione anche i servizi di consegna a domicilio devono intendersi sospesi, con eccezione di farmaci e di materiale editoriale.
Il provvedimento, si legge nella circolare, è stato necessario per fornire ulteriori chiarimenti “a seguito di quesiti posti al Drpc Sicilia intesi a fugare dubbi interpretativi sorti a seguito della copiosa adozione di provvedimenti, nazionali e regionali, dettati dall’esigenza di contenere la diffusione del Covid-19”.
L’assessore Razza ha poi riferito all’Ars alcuni dati sull’emergenza Covid-19 sottolineando come la curva del contagio “ha mostrato il massimo dei casi positivi il 22 di marzo, dopo ha iniziato una fase di decrescita”.
“Sull’incidenza dei casi positivi è già possibile tracciare un primo profilo dei pazienti – ha spiegato Razza -. L’età media è di 57 anni e si osserva una particolare prevalenza in età compresa fra i 50 e i 69 anni, il 40% del totale”.
Analizzando i dati territoriali, Razza ha evidenziato che “le province di Catania, Messina ed Enna sono in percentuale le più colpite per via della presenza in quei territori di cluster significativi che hanno determinato una crescita del contagio. E uno dei cluster più significativi che non si può considerare totalmente circoscritto è quello relativo all’oasi di Troina, in provincia di Enna”.

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