CATANIA – Per disciplinare i troppi assembramenti in prossimità di uffici postali e banche, anche in coincidenza del pagamento delle pensioni, la polizia è intervenuta in diversi punti della città.
In particolare in corso Sicilia, via Sant’Euplio, viale Mario Rapisardi e piazza Eroi d’Ungheria, oltre che presso la sede centrale delle Poste di via Etnea.
Controlli su strada, inoltre, sono stati diffusamente effettuati nelle aree maggiormente interessate dalla presenza di persone e veicoli, come la zona di piazza Europa e del lungomare di Ognina.
Anche a Palermo si registrano problemi analoghi, tanto da avere indotto il sindaco Leoluca Orlando a lanciare un appello alla cittadinanza tramite un videomessaggio: “Basta! Obbedite! Restate a casa! Il ministro dell’Interno ha corretto la circolare specificando che non è cambiato l’ordine di restare a casa. Il ministro della salute ha prorogato fino al 13 aprile l’emergenza in tutta Italia. Restate a casa a Palermo e in Sicilia. Possiamo evitare, dobbiamo evitare la strage che si sta verificando in altre città e in altre regioni della penisola. Restate a casa seguite le indicazioni del presidente della Regione ne va della vita vostra e dei vostri cari. Restate a casa. Obbedite”. Sono le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in un video messaggio, per chiedere a gran voce di proseguire nella quarantena.
La possibilità data dal Viminale di fare uscire i bimbi accompagnati da un genitore è stata infatti letta come un allentamento delle prescrizioni. E stamane nei quartieri periferici sono stati visti bambini per strada giocare a pallone. Anche Nicolò Borsellino oncologo, primario al Buccheri La Ferla, sulla sua pagina Facebook ha lanciato un appello accorato alla cittadinanza.
“Girano in rete video di una gravità inaudita che mostrano come a Palermo la gente sia tornata a popolare le strade. Ho potuto constatare io stesso che le strade sono frequentate da persone che dovrebbero stare a casa. Il rischio è che tra quindici giorni ci troviamo in una situazione simile alla Lombardia. Siamo in trincea medici e infermieri e impiegati dei supermercati. Vi prego sono sacrifici che stiamo facendo per salvaguardare la salute non sprechiamo tutto”. E il responsabile di un centro commerciale stamane ha iniziato ad inveire contro i clienti in fila. “Non è possibile venire qua due volte al giorno. La spesa bisogna farla una volta a settimana – ha urlato – ed invece ho qui scontrini di cinque e sei euro. Così si gioca con la nostra vita…”.
Troppe file a Catania: arriva la polizia. Palermo, Orlando si arrabbia: “Basta!”
Assembramenti soprattutto vicino a uffici postali e banche per il pagamento delle pensioni (FOTO). Bambini per strada nel capoluogo. Il sindaco: "State a casa!" VIDEO