“Quello che temevo sta accadendo: mi segnalano l’imminente arrivo di barconi di migranti verso le coste siciliane. Il che contribuisce ad accentuare un clima di preoccupazione che già da tempo si registra nella comunità isolana a causa dell’epidemia in corso”. Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, invoca “un’adeguata nave da ormeggiare in rada in cui far trascorrere la quarantena ai migranti, prima di destinarli ad altri paesi europei”.
Per Musumeci “non si può continuare a scaricare sul sistema siciliano il peso del cinismo europeo, né si può restare insensibili all’appello degli esausti imprenditori di Lampedusa, al cui grido di dolore mi unisco”. “Al presidente Conte, e gliel’ho anche scritto, desidero ribadire che il governo della Regione è contrario a ogni soluzione che non sia quella di approntare un’adeguata nave da ormeggiare in rada – aggiunge – Non sono appassionato alla polemica e non faccio propaganda su vite umane, ma se proprio ieri abbiamo dovuto isolare l’hotspot di Pozzallo, per la presenza di un giovane positivo, approntare strutture adeguate è indispensabile anche per la tutela del diritto alla salute di ciascuno”.
Le parole di Musumeci fanno seguito a quelle dei lampedusani, che hanno invocato la chiusura dell’hotspot di contrada Imbriacola chiedendo di dichiarare, per il tempo dell’emergenza sanitaria coronavirus, “porti non sicuri” gli scali di Lampedusa e Linosa. I timori per il rischio contagio da Covid-19 sono stati acuiti dalla notizia di un 15enne egiziano – giunto a Lampedusa e trasferito prima a Porto Empedocle (Ag) e poi a Pozzallo (Rg) – che è risultato positivo. Gli isolani stanno portando avanti una raccolta di firme per far chiudere l’hotspot.
A promuoverla è stato l’attore lampedusano, residente a Palermo, Tony Colapinto. I lampedusani hanno paura che anche le forze dell’ordine e i medici che vanno in banchina per visitare i migranti che approdano possano venire – nonostante i presidi di sicurezza – contagiati. Dopo che è risultato positivo il 15 egiziano, sia il medico del Poliambulatorio che lo stesso direttore Francesco Cascio sono stati sottoposti a tampone, il cui esito è stato negativo.
Anche il gruppo consiliare “Fare”- con il suo capogruppo Filippo Mannino – ha invitato il sindaco Totò Martello, che aveva avanzato al ministero la richiesta per una nave quarantena, di dichiarare, per tutto il periodo dell’emergenza Coronavirus, “non sicuri i porti di Lampedusa e Linosa e di conseguenza di vietare lo sbarco e il transito di qualsivoglia migrante proveniente da sbarchi”.
“Nave per quarantena dei migranti”
Musumeci: "Imminente l'arrivo di barconi verso le coste siciliane. A Lampedusa sono esausti, si ormeggi in rada un'imbarcazione"