CATANIA – Il coronavirus rischia di uccidere anche l’estate catanese. Era nell’aria, ora è ufficiale. Niente solarium, gli sforzi economici del Comune si concentreranno tutti sulle spiagge libere della Playa che – ebbene sottolinearlo – saranno sottoposte ad attente valutazioni in termini di ingressi e di restrizioni per evitare gli ormai famosi e temuti assembramenti.
Per garantire la distanza sociale e non solo, il solarium del “Nautico” a Ognina per esempio sarebbe stato dimensionato per 79 posti, troppo pochi a fronte di insostenibili spese di gestione e di un’incertezza legata al Covid 19 che richiede opportune valutazioni.
A conti fatti ci sarebbe il rischio di buttare, in questo caso in mare, qualcosa come 120 mila euro, un lusso che il Comune di Catania non può permettersi. “Non possiamo sprecare soldi pubblici – dichiara l’assessore comunale al Mare, Michele Cristaldi -, l’incertezza legata al coronavirus e varie restrizioni limitano le nostre scelte, anzi le condizionano. Non possiamo che prenderne atto, impossibile gestire la piattaforma del Nautico, come dovremmo sanificarla quando un bagnante decide di andare via? Dovremmo dire agli altri di spostarsi? E’ una decisione sofferta, ma inevitabile scaturita dopo numerose riunioni e valutazioni tecniche”.
Dunque niente solarium al Nautico, mentre San Giovanni li Cuti avrà comunque lo spazio riservato ai soggetti diversamente abili. Senza solarium, il popolo della tintarella punterà dritto sulla Plaia, anche qui con le dovute precauzioni. “Tutti gli sforzi del Comune confluiranno sulle spiagge libere – conclude Cristaldi – anche in questo saranno fatte valutazioni, ma possiamo garantire uno spazio a tutti i catanesi, naturalmente tenendo conto di tutte normative anti-Covid”.
A Catania un’estate senza solarium: “Sarebbe spreco di soldi pubblici”
di Tonino Demana. Arriva la decisione ufficiale. L'assessore: "Concentreremo gli sforzi sulle spiagge libere della Plaia". VIDEO