PALERMO – Il dirigente generale dell’assessorato regionale del Lavoro Giovanni Vindigni ha rassegnato le dimissioni. La decisione è arrivata dopo un colloquio riservato con il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che, d’intesa con l’assessore Antonio Scavone, le ha accolte.
La giunta ha affidato l’incarico ad interim al ragioniere generale Giovanni Bologna, che si è insediato. Ieri il dirigente era stato al centro delle polemiche per un’intesa con i sindacati per un premio di produzione, compreso tra 8 e 10 euro, per ogni pratica di cassa integrazione in deroga ultimata.
“Vindigni è persona perbene trovatasi, suo malgrado, al centro di una vicenda sulla quale occorrerà fare chiarezza – ha sottolineato Musumeci -. Per questa ragione con l’assessore Scavone abbiamo avviato un’indagine interna e stiamo verificando, al tempo stesso, la quantità e la qualità del lavoro prodotto in questi dieci giorni dai dipendenti collocati in ‘lavoro agile'”.
Ieri era saltata fuori la notizia di un accordo tra Regione e alcuni sindacati dei dipendenti per l’assegnazione di 10 euro a 140 dipendenti dell’assessorato Lavoro per incentivarli a evadere più pratiche possibili con lo scopo di velocizzare la trasmissione all’Inps dei decreti per la cassa integrazione in deroga attesa da 37 mila aziende per 130 mila lavoratori in Sicilia.
Sulla “trattativa” esiste un “pizzino” sottoscritto nel corso di una riunione al Dipartimento Lavoro. Nel foglietto c’è scritto a penna che si tratta di una ipotesi di accordo.
In calce ci sono le firme dei segretari dei sindacati Siad, Cisl-Fp, Sadirs, Fp-Cgil e Uil-Fpl: non ci sono quelle di Ugl e Cobas/Codir che non hanno partecipato all’incontro perché avevano chiesto un rinvio per approfondire il tema, ma soprattutto contestavano la decisione del dirigente di fare la riunione in sede e non in video-conferenza per l’emergenza Covid-19. Sul foglietto c’è anche la firma di Vindigni.
Caos cassa integrazione alla Regione, si dimette il dirigente del pizzino
Lo scandalo dei 10 euro di bonus per evadere le pratiche colpisce Giovanni Vindigni. Musumeci nomina sostituto