No all’azzeramento del Cda del Calcio Catania con conseguente nomina di commissari e sì invece al concordato con riserva in bianco.
E’ la decisione della sezione fallimentare del Tribunale di Catania, presieduta da Mariano Sciacca, che ha rigettato le richieste cautelari della procura distrettuale rendendo di fatto improcedibile anche la richiesta cautelare della Procura di avviare la procedura fallimentare della società rossazzurra.
I giudici hanno nominato due commissari, la commercialista catanese Letizia Guzzardi e il professore di diritto commerciale Antonio Rossi, e concesso 60 giorni di tempo per andare avanti nella procedura di concordato.
“Non c’è alcun trionfo per la decisione del Tribunale fallimentare: oggi non c’è nessuno che ha vinto e nessuno che ha perso”, così l’avvocato Salvatore Nicolosi, che con i professori Concetto Costa e Pierpaolo Sanfilippo e l’avvocato Armando Finocchiaro ha rappresentato il Catania Calcio.
La società rimane in mano all’attuale consiglio di amministrazione, mentre i due commissari giudiziali nominati si occuperanno esclusivamente della procedura di concordato. I provvedimenti del Tribunale oggi sono stati tre: oltre al rigetto della richiesta cautelare della Procura e l’approvazione del concordato i giudici hanno disposto, per conto di Finaria, che il Catania Calcio rediga una relazione dettagliata sulla proposta di acquisto presentata da Sigi Spa.
Entro cinque giorni dovranno essere presentati dettagli su onorabilità, consistenza economica e piano industriale degli acquirenti e il Tribunale valuterà e indicherà la strada da seguire con tempi e modi ancora da decidere.
La società rossazzurra ha contattato i legali della Sigi Spa per richiedere e ottenere i dati sollecitati dai giudici. “Noi vogliamo salvare il Catania e Torre del Grifo – ha sottolineato l’avvocato Nicolosi – e la storia di questa gloriosa società sportiva”.