PALERMO – Gli operatori della movida, sostenuti dal sindacato Silb, stamattina davanti a palazzo dei Normanni, sede dell’Ars, hanno organizzato un sit-in che ha coinvolto un migliaio di lavoratori fermi da febbraio per l’epidemia Covid-19.
Deejay, musicisti, impresari ed organizzatori di eventi ma anche camerieri, barman, fotografi, addetti alla sicurezza, sono fermi, senza lavoro e senza sussidi, dice una nota degli organizzatori. “Chiediamo al governo regionale di sederci attorno ad un tavolo tecnico per considerare le condizioni di sicurezza e trovare il modo per riaprire le discoteche e i locali notturni – dice il deejay Mauriziotto -. Il presidente Nello Musumeci parla di una possibile riapertura in data 8 giugno ma le linee guida sono inammissibili. In discoteca non si può andare per ascoltare musica, in discoteca la gente vuole ballare”.
Tutti i manifestanti con mascherine protettive e distanze di sicurezza, hanno gridato a gran voce il loro bisogno e desiderio di tornare al lavoro. “Se non si riaprono i locali molta gente continuerà a rimanere senza lavoro – sottolinea il deejay Sasà Taibi -. Chiediamo al governo, allora, che fine hanno fatto i sussidi, i bonus di sostentamento, gli ammortizzatori sociali per tutti coloro che lavorano nel mondo della notte. Siamo stati abbandonati. Abbiamo bisogno di lavoro o di aiuti economici che ci permettano di andare avanti”.
“Musumeci, la gente vuole ballare”
A Palermo la protesta di impresari, dj, barman e buttafuori: "Il governatore vuole riaprire discoteche e locali notturni con linee guida inammissibili"