RISPOSTO (CATANIA) – Ieri sera i carabinieri di Riposto hanno effettuato un controllo su un’auto trovando nel portabagagli 6 esemplari di pesce della specie “Thunnus thinnus” (tonno rosso).
Con la collaborazione dei militari della Guardia Costiera di Riposto, si è constato che il mezzo non era idoneo al trasporto di sostanze alimentari e lo stesso pescato era privo di qualsiasi tracciabilità.
Considerate le precarie condizioni igieniche di trasporto e custodia – mancava un sistema di refrigerazione e gli esemplari di tonno erano accatastati uno sull’altro coperti da teli di fortuna privi di qualsiasi requisito igienico sanitario – è stata contattata l’Asp di Giarre, che ha giudicato il pesce non idoneo al consumo alimentare.
Al conducente veniva quindi elevata una sanzione amministrativa. Quello denominato “rosso” è la specie più pregiata fra i tonni ed è tutelata in modo particolare per evitare l’eccessivo sfruttamento dello stock ittico a causa dell’intenso sforzo di pesca.
Anche a Palermo, la guardia costiera e i carabinieri delle compagnie Verdi e San Lorenzo hanno sequestro circa 330 chili di pesce, di cui 230 chili di tonno rosso ed elevato sanzioni amministrative per 15.168 euro. Un ambulante è stato denunciato per cattivo stato di conservazione del pesce.
In mare, la motovedetta della guardia Costiera ha sequestrato 4 esemplari di tonno rosso, per un totale di 720 chili, multando il peschereccio con 2.975 euro. Il pesce è stato controllato dai veterinari dell’Asp che non lo hanno dichiarato idoneo al consumo e distrutto. Solo una piccola parte è stata devoluta in beneficenza.
“E’ bene ricordare la pericolosità del consumo di tonno rosso non correttamente conservato – dicono dalla Capitaneria di Porto -. E’ noto infatti che tale specie ittica, non appena catturata se non adeguatamente refrigerata, produce una tossina che crea gravi disturbi al consumatore e, nei casi più gravi, può risultare addirittura letale”.
“Niente da dichiarare?”: nel portabagagli tonni immangiabili per i catanesi
Riposto. Pesci senza tracciabilità trasportati in pessime condizioni igieniche: scatta la multa. Maxi sequestro anche a Palermo