PALERMO – Gli uffici regionali del dipartimento Lavoro hanno completato l’istruttoria delle 43.880 istanze presentate dalle aziende siciliane per ottenere la Cassa integrazione in deroga.
“Dopo il tour de force delle ultime due settimane – si legge in una nota – con un cambio di passo imposto dal governatore Nello Musumeci e dall’assessore Antonio Scavone, la Regione ha trasmesso 31.791 pratiche all’Inps per il pagamento delle spettanze direttamente ai lavoratori”.
“La parte restante, per difformità nella presentazione delle domande, rispetto alle specifiche richieste dell’Istituto di previdenza – spiega ancora la nota – necessita di un supplemento istruttorio, che la Regione ha già avviato da qualche giorno e finalizzato, ove possibile, al recupero del maggiore numero di istanze”.
Nessuna censura all’assessore Antonio Scavone per i ritardi nella cassa integrazione in deroga. L’Ars ha respinto la mozione, presentata dal M5s: 25 voti a favore e 34 contrari.
L’Inps, dal canto suo, ha spiegato che sono 30.324 i decreti di cassa integrazione in deroga pervenuti all’Inps dalla Regiona siciliana fino alle 17 di oggi. Di questi, quelli autorizzati sono 28.319 (96,72%). Sono stati già restituiti per difformità 638 richieste, mentre quelli ancora da restituire, per la stessa ragione, sono 408. I decreti che richiedono un supplemento di istruttoria sono 959 (3,28%).
“Anche questo ultimo aggiornamento – sottolinea il direttore regionale Maria Sandra Petrotta – conferma che le strutture dell’Istituto hanno garantito e continuano a garantire, anche in Sicilia, la più celere lavorazione dei decreti di Cassa Integrazione in deroga. Dagli ultimi comunicati appena diffusi apprendiamo che gli uffici regionali hanno completato l’esame di ben 43.880 istanze; è un dato senz’altro positivo, dal quale si ricava che nei prossimi giorni dovrebbero transitare nei nostri sistemi, all’incirca, altre 13.500 domande”.
Regione, completato esame Cig
Terminata istruttoria delle 43.880 istanze: 31.791 trasmesse all'Inps per il pagamento diretto ai lavoratori. Respinta censura a Scavone