PALERMO – I carabinieri della compagnia di Partinico hanno eseguito un’ordinanza cautelare del gip Roberto Riggio del tribunale di Palermo nei confronti di 15 persone (11 arrestati e quattro con l’obbligo di presentazione alla Pg) accusati di una lunga serie di furti nel territorio tra Partinico e Camporeale.
Secondo le indagini dei militari, nell’operazione Papiro, due bande avrebbero rubato cavi di rame e batterie ai danni delle società Enel Spa, E distribuzioni, Wind Tre, Vodafone, Leonardo Spa, decine di auto, trattori e attrezzi agricoli, e avrebbero commesso furti in abitazione anche violenti.
Il primo clan criminale, con a capo Giampiero Palazzolo, aveva come base operativa proprio piazza del Papiro a Camporeale. La seconda banda sarebbe stata guidata da Gaspare Castello.
Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali gli investigatori sono riusciti a risalire ai componenti dell’organizzazione che avrebbero compiuto diversi raid nei comuni di tre province.
Uno degli arrestati, deve rispondere, in concorso con il proprio figlio, anche del reato di atti sessuali con minore per avere accompagnato con la propria auto una ragazza con meno di 14 anni, senza il consenso dei suoi genitori, a casa del figlio, che si trovava ai domiciliari per consumare con lei rapporti sessuali.
Gli indagati sono: in carcere Angelo Alamia, di Alcamo, 42 anni, Gaspare Castello, Partinico, 32 anni, Giuseppe Gallina, Cinisi, 60 anni, Nicola Lombardo, di Salemi, 30 anni, Vincenzo Mulè, di Partinico, 20 anni, Franco Palazzolo, di Cinisi, 56 anni, Giampiero Palazzolo, di Partinico, 31 anni, Roberto Palazzolo, di Alcamo, 38 anni.
Ai domiciliari Giuseppe Primoletto, di Partinico, 22 anni, Benedetto Ferrara, di Partinico, 26 anni, Salvatore Mulè, di Partinico, 23 anni. Obbligo di presentazione alla pg per Roberto Billetta, di Palermo, 53 anni, Domenico Cucciarré, di Partinico, 25 anni, Rosario Cucciarré, di Camporeale 49 anni e Raimondo Mulé di Alcamo, 39 anni.
Rubavano cavi di rame, fermate due bande
Furti tra Partinico e Camporeale: 11 arresti. Nel mirino anche batterie di gestori di telefonia, auto e attrezzi agricoli. FOTO - VIDEO