CATANIA – Niente riviste, volti per metà nascosti dalle mascherine, borse incelofanate dentro sacchetti di plastica, sedili e postazioni disinteffati ad ogni movimento della cliente. Anche parlare diventa difficile oggi dal parrucchiere, quando il rumore del phone è incessante e la voce deve farsi strada sul doppio rivestimento della mascherina e poi superare anche la visiera.
Forse ancora più dei parrucchieri sono le clienti, questa mattina, a provare le emozioni più forti alla loro riapertura. Si avvicinano all’ingresso del salone con mascherina e cappello (per celare l’ormai insostenibile ricrescita), ma ne escono spavalde, a testa alta e con la messa in piega mossa dal vento. Come in un film. “Non sapete quanto ho aspettato questo momento – commenta una signora che ha prenotato dal suo parrucchiere di fiducia diversi giorni fa – durante la quarantena non mi sono avventurata a fare il colore da sola in casa, ma ho usato un piccolo pennello colorato, come un mascara, per coprire i capelli bianchi sulla cornice del viso. A mio marito, però ho tagliato i capelli”.
Aggiudicarsi il primo taglio della giornata non è stato semplice e adesso le liste di attesa si allungano sempre di più. Le prenotazioni, che ormai sono diventate obbligatorie da dpcm (per parrucchieri, barbieri e centri estetici) vanno avanti da giorni ed incastrare tutte le richieste con il nuovo limite di spazio per persona, è impresa assai ardua. “Ma ci stiamo abituando – commenta Gianni Di Stefano, storico parruchhiere catanese – io ho aperto la mia azienda nel lontano 1981, ma oggi è come se avessi inaugurato per la prima volta. L’ansia di aprire, la preparazione di tutti i dispositivi di sicurezza per noi e i nostri clienti, la riorganizzazione degli spazi interni al salone, insomma alle spalle di questa riapertura c’è stato un grande lavoro”.
Le clienti sembrano più silenziose del solito, forse inibite dalla mascherina. “La vogliono tenere anche mentre applichiamo il colore e così – spiega ancora Gianni Di Stefano – siamo obbligati a fornirne di nuove perché inevitabilmente si sporcano. Ma siamo attrezzati, abbiamo fatto un grande rifornimento di dispositivi di sicurezza. I servizi più richiesti sono colore e taglio”.
In più di due mesi e mezzo di fai da te casalingo, tra tutorial sul web e colori comprati al supermercato, i capelli di molte donne hanno assunto dei colori indefiniti e così l’intervento più impegnativo, da parte del colorista, è proprio quello di trovare la miscela giusta di colori e dosi di ossiggeno.
“Durante questa quarantena ho rimpianto il mio parrucchiere e al tempo stesso ne ho apprezzato ancora di più il lavoro – spiega un’altra cliente – prometto che non darò più nulla per scontato, sarò puntuale e comprensiva. Cercherò anche di non muovermi durante l’applicazione del colore perché dopo averlo fatto da sola in casa, ho capito quanto sia operazione delicata”.
Silenzio, si colora
di Eva Spampinato. I parrucchieri riaprono per la felicità di tutte le donne: "Quanto abbiamo aspettato..." VIDEO - FOTO